daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27252 news from 8/3/2003

Modelli naturali
23 Apr 2024 01:22 - FROM ABROAD
Spirali, frattali, sequenze di Fibonacci e simmetrie in piante e animali visti dai Paesi Bassi attraverso otto francobolli

Se la Croazia ieri ha invitato a piantare un albero pensando alla “Giornata mondiale della Terra”, contestualmente (l’emissione è sempre del 22 aprile) i Paesi Bassi hanno varato la serie “Il linguaggio progettuale della natura”. Sono otto francobolli, dovuti a Sandra Smulders, di classe “1” nazionale raccolti a foglietto (8,72 euro).

“Le persone di ogni cultura in tutto il mondo usano modelli regolari per decorare manufatti e altri oggetti. Li osserviamo anche in natura, basati su forme geometriche come rettangoli, motivi a stella, cerchi, sfere e cilindri. Quando vengono combinate, emergono tutti i tipi di modelli complessi sostenuti da principi matematici”. L’approccio ricorda un po’ la serie a più tappe intitolata “Geometria nella natura”, emessa in Belgio e conclusa due anni fa.

L’emissione neerlandese presenta infatti fotografie di piante e animali che mostrano spirali, frattali (dove le forme geometriche sono replicate in diverse dimensioni), sequenze di Fibonacci (ciascun elemento è la somma dei due precedenti), simmetrie. Questi quattro motivi regolari sono collegati tra loro sul bordo utilizzando la sezione aurea, dove la più grande delle due parti è proporzionale alla più piccola, mentre il tutto è proporzionale alla maggiore.

Vi figurano camaleonte pantera e verme albero di Natale (spirali), broccolo romanesco e felce (frattali), dente di leone, girasole, conchiglia di nautilus e dalia (sequenza di Fibonacci), farfalla monarca e tigre (simmetria).

L’emissione dei Paesi Bassi evidenzia particolarità geometriche presenti in natura
L’emissione dei Paesi Bassi evidenzia particolarità geometriche presenti in natura

Figurano nel foglietto da 1,29 euro che la Francia ha dedicato al portalettere in occasione del centenario trascorso dalla morte

In Francia (e tra i colleghi) è una notorietà. Non stupisce quindi che Parigi lo celebri a cent’anni dalla morte. Il foglietto da 1,29 euro, agli sportelli da oggi (la prevendita è cominciata il 19 aprile), è stato realizzato coinvolgendo Sophie Beaujard; raffigura il personaggio insieme alla sua… creatura, il “palazzo Ideale”. È il postino Ferdinand Cheval.

Nato nel 1836, figlio di un agricoltore e contadino lui stesso prima di diventare impiegato delle Poste nel 1867, costruì un’opera architettonica unica per il suo genere nel comune di Hauterives (Drôme): un esempio d’arte naïf applicata all’architettura. Era un autodidatta che non toccò mai una cazzuola prima del 1879. Nell’aprile di quell’anno, durante il suo faticoso giro -trentadue chilometri al giorno- si imbatté in una pietra dalla forma singolare. “Mi sono detto: siccome la natura vuole fare la scultura, io farò la muratura”. Da quel momento vi dedicò l’esistenza: trentatré anni di impegno, ponendo sassi ai bordi dei sentieri durante il lavoro, tornando a raccoglierli la sera con la carriola, lavorando di notte alla luce di una lampada a olio. Lui, che non viaggiò mai, costruì un incredibile edificio, come disegnato da un sogno, mescolando culture arabe, greche, indù.

Poiché gli fu negato il diritto di essere sepolto lì, costruì nel cimitero la “tomba del Silenzio e del riposo infinito”, che completò due anni prima della morte, avvenuta appunto nel 1924.

L’avanguardia artistica, con André Breton, Max Ernst e Pablo Picasso, gli rese subito omaggio. Tuttavia, solo nel 1969 la costruzione fu classificata come monumento storico. Dolce vendetta per il portalettere, ieri deriso e oggi universalmente acclamato…

Il postino Ferdinand Cheval celebrato in Francia a cent’anni dalla morte
Il postino Ferdinand Cheval celebrato in Francia a cent’anni dalla morte

Nella prima provincia ora sono sette gli uffici postali in cui i residenti e i domiciliati possono chiedere tale documento; se ne aggiungono altrettanti nella seconda

Lentamente, si estende il numero degli uffici postali in cui i residenti e i domiciliati nella specifica località -sempre sotto i quindicimila abitanti e inserita nel progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale”- possono richiedere o rinnovare il passaporto.

Partito come prova con le sedi di San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), nello stesso Bolognese ora il supporto è stato esteso a Bentivoglio, Borgo Tossignano, Castel Guelfo di Bologna, Porretta Terme (Alto Reno Terme) e San Benedetto Val di Sambro.

Dopo il primo mese di sperimentazione, “posso dire che il bilancio è positivo”, commenta la direttrice della filiale Bologna 2, Beatrice Bacchiocchi. “Tanti i cittadini dei primi comuni interessati che si sono rivolti a noi… entusiasti di poter completare l’operazione velocemente e senza doversi spostare per raggiungere il capoluogo di provincia”.

Ora a essere coinvolto è il Veronese, con le sportellerie di Affi, Brenzone, Colà di Lazise (Lazise), Erbezzo, Mezzane di Sotto, San Mauro di Saline e Selva di Progno.

“Questo nuovo servizio va incontro alle esigenze dei cittadini… senza l’obbligo di recarsi al più vicino Commissariato o in Questura, risparmiando così tempo e denaro”, dichiara la responsabile della filiale di Verona, Sabina Dall’Acqua. “Siamo molto orgogliosi di portare nuovi servizi nei territori a dimostrazione dell’attenzione e della vicinanza di Poste italiane alle comunità.”

Una pratica svolta nell’ufficio postale di via Einaudi 14 ad Affi (Verona)
Una pratica svolta nell’ufficio postale di via Einaudi 14 ad Affi (Verona)

Il suggerimento viene dalla Croazia attraverso il francobollo odierno, emesso nella “Giornata mondiale della Terra”

Oggi il richiamo della Croazia
Oggi il richiamo della Croazia

È di oggi, “Giornata mondiale della Terra”, il francobollo di Croazia che invita a piantare un albero. Da 1,70 euro, mostra una mano intenta all’operazione in un’area cittadina. Esito di un concorso in design organizzato presso la facoltà di Architettura all’Università di Zagabria, porta i nomi dello studente Marko Mayer e della mentore Ana-Marija Poljanec.

“Negli ultimi decenni siamo stati tutti testimoni di condizioni meteorologiche esagerate. Siccità estreme, estati molto calde, piogge insolitamente abbondanti e inondazioni, forti venti e tempeste sono più frequenti che mai. La stampa e i portali ci dicono che il clima sta cambiando, ma siamo davvero consapevoli di ciò che sta accadendo?”. La domanda è posta dall’esperta Ivančica Ternjej. Ricordando che il clima è variabile e rappresenta il risultato delle proprietà fisiche e dei movimenti nell’atmosfera. “Tuttavia, come esseri umani, anche noi lo influiamo indirettamente attraverso le nostre azioni”. Fra le mosse che possono affrontare il problema, l’imboschimento, il rimboschimento e il ripristino naturale degli ecosistemi forestali. Insomma, la piantumazione “può aiutare a mitigare gli impatti”.


La mostra, accolta fino al 30 giugno presso l’Archivio di stato a Prato, descrive le figure muliebri che vissero con il mercante trecentesco e contribuirono al suo successo

Del mercante trecentesco di Prato Francesco di Marco Datini si sa molto, nonostante il tempo trascorso. Questo grazie soprattutto alle carte della sua azienda occultate in casa, dimenticate e fortunosamente trovate secoli dopo, poi studiate dagli specialisti. Molto meno si conosce delle signore che lo frequentavano.

La mostra “Non solo Margherita. Le donne della famiglia di Francesco Datini”, dovuta a Chiara Marcheschi e accolta all’Archivio di stato cittadino fino al 30 giugno, cerca di tratteggiare queste figure utilizzando appunto i documenti ritrovati. Ricorda in particolare i sei secoli passati dalla morte della moglie, Margherita Bandini, delineando, oltre alla consorte, anche altre persone vicine alla coppia: la sorella di Margherita Francesca Bandini, la nipote Caterina Tecchini, la figlia naturale di Francesco Ginevra Datini, poi le serve e le schiave di casa, perché pure loro facevano parte del nucleo. Le descrizioni emergono attraverso le parole scritte nelle lettere, quindi espresse direttamente dai protagonisti.

La sede si trova in via Ser Lapo Mazzei 41 ed è aperta gratuitamente tra le ore 8.30 e le 17.25 (lunedì e mercoledì) o le 13.55 (martedì, giovedì e venerdì).

Fino al 30 giugno, la mostra “Non solo Margherita. Le donne della famiglia di Francesco Datini”
Fino al 30 giugno, la mostra “Non solo Margherita. Le donne della famiglia di Francesco Datini”

Le misure introdotte dall’operatore postale per affrontare la piaga, che in questo momento appare molto diffusa

Da Royal mail il supporto per capire
Da Royal mail il supporto per capire

Francobolli falsi per risparmiare sulle spese postali, magari acquistati con forte ribasso sul valore nominale? Non una novità nel Regno Unito. Ma ora il fenomeno si è fatto più evidente, considerando anche il fatto che i codici a matrice presenti nell’attuale serie ordinaria avrebbero dovuto mitigare la faccenda. La conclusione è che numerosi utenti hanno ricevuto lettere con una multa di 5,00 sterline.

Sollecitata da “Vaccari news”, Royal mail precisa che “prende sul serio la produzione illegale di francobolli contraffatti. Dall’introduzione di cartevalori con codice a barre, siamo stati in grado di ridurre significativamente le frodi attraverso funzionalità di sicurezza aggiuntive. Ogni codice a barre è unico e questo ci consente di identificare se un esemplare è autentico o meno e se è stato utilizzato in precedenza”.

“Vogliamo che i nostri clienti acquistino francobolli con fiducia. Consigliamo vivamente di comprarli solo dagli uffici postali e da altri rivenditori affidabili e non on-line, a meno che non si tratti del negozio ufficiale di Royal mail”. “Stiamo lavorando molto per togliere dalla circolazione i contraffatti. Monitoriamo regolarmente per rilevare attività sospette, come il commercio fortemente scontato e lavoriamo a stretto contatto con rivenditori e forze dell’ordine per identificare coloro che li stampano”.

Pare che le produzioni, ancora una volta, vengano dalla Cina Popolare e c’è chi -visti i grandi quantitativi- forse con fantasia ha ipotizzato una “guerra economica” avvallata da Pechino.



Ma in tutti e due i francobolli italiani per l’attrice teatrale, dell’11 dicembre 1958 e odierno, non viene spiegato chi fu

L’annullo fdc a Vigevano (Pavia)
L’annullo fdc a Vigevano (Pavia)

Visse tra il 3 ottobre 1858 e il 21 aprile 1924, ottenendo dall’Italia due francobolli: il 25 lire dell’11 dicembre 1958 emesso nel centenario della nascita e il “B” odierno per il secolo dalla morte. Peccato che entrambi si limitino al ritratto, senza dare maggiori informazioni sull’attrice teatrale.

Il nuovo dentello riproduce un particolare del ritratto realizzato nel 2008 da Cesare Giardini (si trova in una collezione privata). La mano destra della donna, soprannominata la “Divina”, è aperta a simboleggiare la creatività nella recitazione; questa si trasfigura in una farfalla azzurra che si libra in volo. Il tributo costa 1,25 euro e consente di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi all’interno del Paese. È stato prodotto in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi; i fogli ne contengono quarantacinque. L’annullo è all’ufficio postale Vigevano Centro (Pavia); si trova in via De Amicis 2.


Una vita consacrata al teatro

“Vigevano la riconosce -come si legge nella iscrizione marmorea posta sulla facciata dell’albergo in cui venne alla luce- «per segno divino una delle più grandi attrici del mondo»”, annota nel bollettino il sindaco, Andrea Ceffa.

Si è caratterizzata per “una vita tutta consacrata al teatro, attraversata da un’inquieta ricerca creativa e mai scontata nemmeno nella quotidianità. Pur essendo nata «figlia d’arte», è arrivata al successo dopo una lunga gavetta e ha gradualmente compreso la portata della sua vocazione”, arrivando a sviluppare un personalissimo stile che ha riscosso l’ammirazione delle platee mondiali. “È riuscita a imporsi come modello di recitazione per generazioni”. Lavorando sempre nella lingua madre, è stata anche una delle prime dive di portata globale: i ritratti, e soprattutto le tante fotografie che la riprendono, ne hanno reso l’immagine iconica.

I due francobolli che celebrano l’attrice: quello dell’11 dicembre 1958 e l’odierno
I due francobolli che celebrano l’attrice: quello dell’11 dicembre 1958 e l’odierno

Nuova edizione, la settima, del catalogo “Marche da bollo”, curato da Fabrizio Balzarelli ed edito da Cif-Unificato. Ora conta 576 pagine

Acquista
Basta pagare…
Basta pagare…

Un oggetto che nella versione cartacea sostanzialmente appartiene al passato ma che continua ad appassionare fior di collezionisti. Tanto da aver motivato Cif-Unificato a firmare la settima edizione del catalogo “Marche da bollo”.

Curato da Fabrizio Balzarelli, in 576 pagine (39,00 euro) raccoglie tutto quanto noto, sia in un approccio cronologico, cioè dagli Antichi Stati alla Repubblica, colonie e possedimenti compresi, cui si aggiungono San Marino e Vaticano. Sia di genere, considerando una lunghissima serie di balzelli, dai più noti a quelli inconsueti come per bingo, carte da gioco, grano e granaglie, illuminazione elettrica, lavoratori dello spettacolo, maternità-ostetriche, mutua del pescatore, scuole, spese voluttuarie, tessuti e guanti, uova...

Oltre alla revisione delle stime economiche (espresse in euro) e alle integrazioni nei vari capitoli, il volume -anticipano dalla casa editrice- è stato arricchito con: marche per la riduzione delle tariffe ferroviarie emesse in occasione di fiere, manifestazioni, giubilei o anni santi; per sigarette elettroniche, apposte sui contenitori dei liquidi con o senza nicotina; a fascetta, inerenti ai vini Doc e Docg; dell’Inps per la richiesta di duplicati dei libretti personali.


È quanto rappresenta il Vespa club d’Italia, arrivato ai settantacinque anni e oggi ricordato da due francobolli, del Bel Paese e di San Marino

L’annullo odierno, non l’unico in questi giorni
L’annullo odierno, non l’unico in questi giorni

Congiunta poco… congiunta quella tra l’Italia (di cui solo stamattina sono state rivelate le informazioni) e San Marino (note dal 5 aprile). Ogni realtà ha operato in autonomia, concordando soltanto l’argomento, cioè il Vespa club d’Italia, che ha raggiunto i tre quarti di secolo, e la data di emissione, oggi.

Quanto al Bel Paese, ha firmato un francobollo “B-50g” da 2,75 euro, utilizzabile con plichi ordinari nei cinquanta grammi in regime domestico; va ad aggiungersi al 750 lire del 20 giugno 1996. Inserito nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, è stato prodotto in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi allestiti in fogli da quarantacinque. Il bozzetto, proveniente dal festeggiato, offre, sullo sfondo di un lungomare deserto, l’iconico ciclomotore. Non manca il logo.

L’annullo primo giorno si trova all’ufficio postale di via Pellico 42 a Pontedera (Pisa). Sono stati predisposti ulteriori manuali: l’altro ieri, ieri e domani sempre nella cittadina toscana per i “Vespa world days 2024”, il 5 maggio a Udine pensando al “75° Congresso” dell’associazione.


Così nacque il Vespismo

“In un’Italia che porta ancora ben visibili le ferite del conflitto, nel 1946 nasce uno scooter elegante, economico, pratico: la «Vespa», prodotta a Pontedera dall’azienda genovese Piaggio. È facile da guidare per andare al lavoro o per una gita con la famiglia o gli amici, e diviene rapidamente uno strumento di socializzazione tra le persone, che iniziano a riunirsi”. Lo ricorda, nel bollettino associato, il presidente del sodalizio, Roberto Leardi.

Nel 1949 i gruppi informali creatisi confluiscono nel Vespa club d’Italia, fondato ufficialmente a Viareggio il 23 ottobre sotto la guida del giornalista Renato Tassinari. “Da allora il Vespismo, diffusosi ampiamente anche a livello internazionale, ha vissuto grandi momenti di aggregazione grazie a centinaia di manifestazioni che hanno visto la partecipazione di milioni di persone”.

Fondamentale, poi, il suo ruolo nel conservare e valorizzare il patrimonio tecnico e i veicoli storici, grazie alla creazione, nel 1980, del Registro storico. Oggi il protagonista coinvolge oltre 600 realtà locali e circa 90mila tesserati, dando vita ogni anno, in tutte le regioni, ad almeno trecento eventi a carattere turistico, sportivo e storico-culturale.

I due francobolli italiani che citano il mondo della Vespa: quello del 20 giugno 1996 e il nuovo
I due francobolli italiani che citano il mondo della Vespa: quello del 20 giugno 1996 e il nuovo


Multipla la scelta di Praga; nel francobollo programmato per il 7 maggio ha voluto offrire una panoramica degli esseri che vivono in acqua

Tanti gli esseri viventi
Tanti gli esseri viventi

Giornata intensa quella del 7 maggio per la Repubblica Ceca: in quella data ha concentrato diverse emissioni, fra cui la PostEurop, come le altre citate stamattina dedicata a fauna e flora subacquee. È un “E” da 44,00 corone, dovuto a Jaromír e Libuše Knotek.

Sotto l’acqua -ricordano da Praga- vivono molti esseri viventi. Tuttavia, nella piccola area della carta valore possono essere raffigurate solo poche specie. Tra i pesci, sono stati scelti il luccio e il persico; per gli anfibi ecco il tritone crestato e per i crostacei il gambero di fiume. L’anodonta cygnea e il planorbarius corneus appartengono rispettivamente alle classi dei bivalvi e dei gastropodi, mentre il ditisco marginato rappresenta i coleotteri acquatici. Per la flora si aggiunge la ninfea bianca, accompagnata dal millefoglio comune (fine).



reading more



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.