C’è il 3 lire di Toscana nuovo, uno tra i… miti per chi colleziona francobolli ottocenteschi.
E poi una assicurata da Catanzaro a Napoli, davvero preziosa: non tanto per il contenuto che il mittente affidò al servizio postale, quanto per la particolare affrancatura. Presenta due esemplari, da 1 e 10 grana emessi nel Regno di Ferdinando II, cui se ne aggiungono altrettanti, questi da 2 e 5 grana con riprodotto il profilo del nuovo monarca, Vittorio Emanuele II. La lettera viaggia il 19 aprile del 1861 e testimonia la fase di transizione tra le casate.
Di interesse più filatelico è un terzo reperto, questo di Pontificio: il plico da Roma a Campagnano in porto assegnato scontava, come si legge dall’appunto manoscritto, una tariffa da 30 bajocchi, assolta attraverso un vistoso quanto inconsueto blocco da dieci pezzi del 3 giallo cromo.
Sono alcuni dei reperti individuati tra il centinaio di francobolli sciolti e documenti che Vaccari srl ha messo a disposizione del curatore scientifico, Bruno Crevato-Selvaggi, per l’allestimento “Quel magnifico biennio 1859-1861”, ormai di imminente apertura. L’inaugurazione, ad invito, si terrà domani a mezzogiorno, trasmessa in diretta web tv. Già dalle ore 15 (non dalle 14 come comunicato nel passato), e fino al 5 aprile, il percorso potrà essere visitato liberamente.
“La mostra -ricorda dall’azienda Paolo Vaccari- verrà ospitata presso la sala della Lupa di Montecitorio, un luogo di assoluto prestigio. Come nelle tre manifestazioni che nel 1999, nel 2003 e nel 2006 l’hanno preceduta, sarà visitata non solo da filatelisti, ma anche da persone interessate all’argomento storico, letto attraverso un punto di vista certamente non comune né scontato. E questo non potrà che giovare al nostro settore”.