Chi l’avrebbe mai detto, cinquant’anni fa, che un emblematico personaggio sovietico, con tanto di scritta “Cccp” sul casco, sarebbe finito su un francobollo italiano? I tempi sono cambiati, però fa un certo effetto ripensare a quando anche le cartevalori postali combattevano in vista degli ideali e degli obiettivi che le parti si erano attribuite per affrontare la Guerra fredda. Ed una battaglia, quel 12 aprile 1961, fu vinta da Mosca, quando riuscì a mandare nello spazio Jurij Alekseevič Gagarin, un primato assoluto.
La sottolineatura postale, autoadesiva, ricorda il cosmonauta vissuto tra il 9 marzo 1934 ed il 27 marzo 1968; a bordo del “Vostok 1” compì un intero volo attorno alla Terra in 108 minuti viaggiando alla velocità di 27.400 chilometri orari. Il dentello uscirà proprio il 12 aprile al costo di 75 centesimi, tariffa valida per spedire una lettera ordinaria nel Mediterraneo e in Europa, Russia compresa.
La tiratura ammonta a tre milioni e seicentomila pezzi, confezionati in fogli da quarantacinque. Il battesimo marcofilo avverrà allo spazio filatelia di Torino, in via Alfieri 10; da martedì a giovedì della prossima settimana, alla rassegna “50 Anni di volo umano nello spazio” ubicata nella città piemontese in via Costa 8, l’Associazione italiana astrofilatelia e Thales alenia space offriranno una mostra di filatelia specializzata.
Il bollettino illustrativo è firmato dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana Enrico Saggese e dal presidente della stessa Asitaf (nonché delegato federale per l’astrofilatelia) Umberto Cavallaro.