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editor Fabio Bonacina

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Per opporsi ai nuovi orari dell’unico ufficio presente, il sindaco del paese aquilano firma un esposto-denuncia alla Procura

L'iniziativa viene dal Comune di Civitella Alfedena
L'iniziativa viene dal Comune di Civitella Alfedena

Questa volta è toccato a Civitella Alfedena, 300 abitanti a 1.120 metri sul livello del mare in provincia dell’Aquila. Dove il contrasto si misura sui nuovi turni di apertura (anzi, di chiusura) dell’unico ufficio postale presente, quello ubicato in via Nazionale 22.

Il sindaco, Flora Viola (Lista civica) ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona per violazione degli articoli 340 (interruzione di pubblico servizio) e 328 (omissioni di atto d’ufficio) del Codice penale.

Per il primo cittadino -è la nota che giunge dal municipio- “la chiusura su tre giorni settimanali è palesemente in contrasto con la normativa vigente e il contratto di servizio universale sottoscritto tra Poste italiane e il ministero dello Sviluppo economico in attuazione della direttiva comunitaria. Infatti l’articolo 3 del predetto contratto di servizio prevede, in particolare, la fornitura dello stesso servizio in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni di particolare disagio tra le quali le zone montane, secondo criteri di ragionevolezza”. Tra i criteri di ragionevolezza, come evidenziato nelle discussioni parlamentari, sono da considerare, oltre agli aspetti prettamente economici, “quelli legati alla natura demografica della popolazione e alla esistenza o meno di un servizio pubblico di trasporto che possa garantire, per i cittadini, gli stessi servizi a parità di condizione”.

E non è finita, perché secondo l’Ente locale l’adozione del provvedimento è avvenuta “in palese violazione dei principi di buon andamento e di trasparenza della Pubblica amministrazione”. Pur avendo richiesto già in una precedente diffida di essere messo a conoscenza formalmente di eventuali provvedimenti di rimodulazione agli orari, “nessuna comunicazione è pervenuta al Comune. Questo in violazione della legge sul procedimento amministrativo, considerato che Poste italiane spa, seppure privatizzata, è da annoverarsi funzionalmente come da costante giurisprudenza del Tar e del Consiglio di stato, come una Pubblica amministrazione per la natura del servizio che gestisce”.

Almeno per ora, nessuna replica ufficiale è giunta da parte della società, contattata da “Vaccari news”.




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