L’Avana ha ripreso ufficialmente ad accettare gli invii per gli Stati Uniti. Invii, naturalmente, che vengono trattati da Paesi intermediari, in particolare Canada e Messico, visto che dal 1963 non vi sono rapporti diretti tra i due nemici nonostante l’esiguità della distanza tra l’isola caraibica e la propaggine della Florida.
La strana interruzione (annunciata a dicembre soltanto dal regime castrista e bollata come inesistente dalla controparte) sarebbe stata originata -dicono agli sportelli di Correos de Cuba- dai criteri di sicurezza anti terrorismo imposti da Washington nei confronti di tutti i Paesi Upu. Criteri ora allentati, tanto da indurre lo stesso operatore nazionale ad accettare dal 6 aprile le spedizioni.
Il via libera riguarda le lettere, consegnate agli sportelli o imbucate, pesanti fino ai cinquecento grammi. Rimangono, invece, le restrizioni per i pacchi.