Attendendo Benedetto XVI (in città già da domani sera), Venezia apre a… sant’Antonio, non a caso copatrono insieme a Marco Evangelista.
“Sant’Antonio a Venezia” -questo è il titolo della mostra- racconta la storia del protettore di orfani, prigionieri, naufraghi, donne incinta o sterili, bambini malati.
“La ricchezza e la varietà delle raffigurazioni esposte -viene spiegato- testimonia la popolarità e l’universalità di una devozione che attraversa i secoli e supera i confini dei cinque continenti”. Allestita a palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto (San Marco, calle Larga 2322), potrà essere visitata fino al 12 maggio. Ad ingresso libero, è aperta dal lunedì al sabato durante l’orario 9-17.
Nelle teche vi sono francobolli, medaglie, monete, santini devozionali, incisioni, annulli postali e cartoline, raccolti e collezionati in quindici anni di attività dal Circolo filatelico numismatico di Camposampiero, il centro dell’Alta Padovana dove il sacerdote e dottore della Chiesa nato a Lisbona nel 1195 trascorse gli ultimi anni della sua vita.
“Il prezioso lavoro dei collezionisti antoniani -spiega il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato- ci consente di intrecciare la storia di sant’Antonio e quella della terra veneta, così profondamente legata alla vita, ai gesti e al lascito di questa grande figura della Cristianità. Un’occasione per riscoprire anche antichi legami e tradizioni che uniscono la nostra comunità”.