Aids, si apre oggi a New York il congresso ad alto livello per fare il punto sulla sindrome, a trent’anni di distanza dai primi allarmi. Ed anche le Poste sono mobilitate. Secondo l’Upu, non meno di venti Amministrazioni ricorderanno lungo il 2011 il giro di boa con cartevalori e altri prodotti. Oltre a quella azzurra, giunta il 3 giugno, citano Bielorussia, Brasile, Burkina Faso, Camerun, Croazia, Fiji, Irak, Iran, Kazakistan, Lussemburgo, Malawi, Moldavia, Nuova Caledonia, Pakistan, Romania, Russia, Slovacchia, Turchia, Ucraina ed Uruguay. L’Ucraina, in particolare, ha lanciato una competizione tra gli artisti nazionali; il soggetto scelto verrà trasformato in dentello in vista della “Giornata mondiale per la lotta all’aids”, che si tiene ad ogni 1 dicembre. Complessivamente si parla di tre milioni di esemplari pronti ad uscire. “I francobolli, queste formidabili opere d’arte in miniatura, sono dei nobili ambasciatori che trasmettono un messaggio importante nelle mani di tutti coloro che ricevono un plico”, rileva il direttore generale della stessa Upu, Edouard Dayan. L’Unione “è fiera che così tante Poste abbiano reagito al fine di accrescere la sensibilizzazione su questioni critiche come l’hiv. Ancora una volta, l’iniziativa dimostra l’incredibile valore dei servizi postali nel mondo”. Dal 2009, quando il settore è entrato di peso nelle iniziative di informazione, oltre 23mila uffici postali sul pianeta sono stati coinvolti attraverso manifesti, cartoline, siti internet ed eventi pubblici, toccando potenzialmente milioni di individui. L’incontro nella città statunitense è stato organizzato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e si svilupperà sino al giorno 10, coinvolgendo i Paesi membri e differenti partner. Finora si stima che sessanta milioni di persone siano state infettate dall’epidemia e trenta milioni siano morte per cause collegate.
Prevenzione aids - Almeno una ventina le Poste coinvolte
08 Giu 2011 01:20 - FROM ABROAD
Francobolli ed altri prodotti ricorderanno i trent’anni di lotta all’epidemia. Apre oggi l’incontro voluto dall’Assemblea generale dell’Onu