Il convegno scientifico e storico “L’Unità nazionale e lo sguardo degli altri” si terrà il 10 e l’11 giugno, ma la mostra documentaria che l’accompagna potrà essere liberamente visitata sino al giorno 18. Sempre alla Biblioteca del Senato, in piazza della Minerva 38, aperta dal lunedì al venerdì nell’orario 9-18 e il sabato dalle 9 alle 12.30. L’incontro -specificano i promotori, che fanno capo alla Società dalmata di storia patria- “vuol esaminare le ripercussioni che l’unificazione nazionale ha avuto nei territori di lingua italiana rimasti nell’Impero Asburgico al momento della nascita e dello sviluppo del Regno d’Italia. Le province «italiane» dell’Impero: Trentino, Goriziano, Trieste, Istria, Fiume, Dalmazia, sono prese in considerazione nella loro totalità ed in una prospettiva unitaria”. Quanto al percorso espositivo, curato da Carlo Cetteo Cipriani, intende “documentare alcuni aspetti della vita politica, sociale, economica, religiosa di queste aree, da Salorno a Spizza”. Uno spazio non secondario -viene annunciato- sarà lasciato alla posta. L’Ottocento fu il secolo che ne vide lo sviluppo maggiore, parallelamente alla crescita economica e motore della stessa. Poter contattare corrispondenti commerciali o mandare campioni di merci era essenziale; anche la maggiore mobilità sociale rese necessario aumentare le capacità e l’efficienza di scambio delle comunicazioni. La contemporanea nascita della navigazione a vapore favorì il processo, attraverso la creazione del Lloyd austriaco e di altre compagnie che da Trieste e Fiume collegavano tutto l’Adriatico: dalla costa dalmata a quella occidentale, e poi nel Mediterraneo. Una opportunità sfruttata pure dal servizio postale. Cui naturalmente si aggiungono altri elementi più generali, come l’invenzione dello stesso francobollo e la diffusione della rete telegrafica.
Le province “italiane” sotto gli Asburgo
09 Giu 2011 09:47 - APPOINTMENTS
Alla Biblioteca del Senato convegno scientifico e storico, associato ad una mostra documentaria