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editor Fabio Bonacina

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Obiettivo: agevolare, nei Paesi più poveri, l’accesso ai servizi finanziari forniti attraverso le reti postali

Settecentomila dollari per, in ultima analisi, permettere ai cittadini dei Paesi più poveri l’accesso ai servizi finanziari attraverso le reti postali.

La somma è stata stanziata dalla Fondation Bill & Melinda Gates e servirà all’Unione postale universale per studiare i mezzi attraverso i quali le Poste entreranno in partenariato con le istituzioni finanziarie e gli operatori che si occupano di trasferire fondi grazie alla telefonia mobile. Permetterà, inoltre, di scambiare competenze tra le parti e definire progetti pilota.

“È venuto il giorno -ha detto l’amministratrice del programma per la Fondazione, Tamara Cook, parlando dell’Upu- di sostenere la sua capacità interna, in qualità di organismo di riferimento, al fine di esaminare nuovi modelli di sfruttamento dell’infrastruttura postale”. “Tali risorse -ha aggiunto il direttore generale della stessa Unione, Edouard Dayan- permetteranno di concretizzare una ricerca necessaria per determinare quali istituzioni postali possano giocare un ruolo centrale nell’estensione dei servizi finanziari ai poveri e come farlo. La collaborazione mette in luce il contributo importante dell’Upu nello sforzo internazionale per la lotta contro la povertà e la promozione dello sviluppo economico e sociale”.

Oggi circa un miliardo e mezzo di persone nel mondo già utilizzano i servizi finanziari offerti dal loro ufficio postale locale. Quattrocento milioni hanno un conto corrente postale, e la maggioranza abita in Stati in via di sviluppo. Nelle aree rurali di questi ultimi si conta mezzo milione di succursali postali, numero che non ha eguali nelle reti logistiche o bancarie. Senza considerare la tradizione: la prima cassa di risparmio postale è stata aperta nel 1861 nel Regno Unito, mentre il primo strumento giuridico Upu sui vaglia internazionali risale al 1878 ed è stato aggiornato nel 2008 per garantirne un impiego sicuro anche nella sua versione elettronica.

Nuove potenzialità per il servizio postale nei Paesi più poveri? (foto: Alessandra Sotti)
Nuove potenzialità per il servizio postale nei Paesi più poveri? (foto: Alessandra Sotti)



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