“Una ferma protesta”. L’ha espressa il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, per i tagli ai servizi postali che coinvolgono dodici comuni del territorio, ad iniziare dal capoluogo, ed ora al centro di una mobilitazione sindacale. E, questa volta, non si parla necessariamente di periodo estivo…
“Siamo dinanzi ad un’autentica ritirata di Poste italiane dal Sannio che si concretizza nella perdita di qualità e quantità di servizi e nella creazione di disagi conseguenti i quali, purtroppo, vengono scaricati ingiustamente sulle spalle dei cittadini”, ha dichiarato il rappresentante dell’Ente. “La Provincia è preoccupata per l’effetto che questi tagli possono avere sul terreno occupazionale e sulle prospettive di sviluppo del nostro territorio. Come non pensare in questo momento all’esistenza di una strategia che mira all’impoverimento visto che questa decisione di Poste italiane è l’ultima iniziativa di tagli di servizi al Sannio?”.
“Dai settori archeologico/ambientale a quello della sanità, dalla formazione militare ai servizi bancari, dai trasporti alla scuola e ora alle Poste, assistiamo a un ventaglio di azioni insopportabili. Ci uniamo alla mobilitazione in corso dei sindacati perché si trovino ascolto e interlocuzione a livello governativo; ma è fondamentale trovare interlocuzione a un tavolo di confronto e di programmazione con Poste italiane da cui pure erano arrivate anche recentemente proposte di investimenti in logistica, applicazioni e ricerca avanzata sul territorio della provincia di Benevento”.
“Di tali proposte però -ha concluso Aniello Cimitile- abbiamo perso da tempo traccia e notizia. In questo quadro, quindi, è fondamentale e importante conoscere la strategia di Poste italiane per comprendere quale sarà il futuro del Sannio nella rete nazionale dei servizi postali”.