Una lettura astrofilatelica della gara per la conquista della Luna, tra tecnologia, armamenti, scienza e sogno. È quanto promette il presidente dell’Associazione italiana della specialità Umberto Cavallaro con il libro “Propaganda e pragmatismo”, edito da Impremix (17,50 euro) e dedicato al confronto tra Usa ed Urss a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.
Iniziando con il Congresso astronautico internazionale svoltosi a Roma nel 1956, ricordato con un dentello da 25 lire uscito il 22 settembre di quell’anno proponendo “per la prima volta un satellite artificiale”, e passando per capitoli fondamentali riguardanti la storia della conquista spaziale, con lo Sputnik, la vicenda della cagnolina Laika, il progetto Mercury, i Vostok, i Soyuz, gli Apollo…
Le 168 pagine illustrate a colori, però, non raccontano soltanto la cronaca tecnica dei successi e degli incidenti illustrandola con i francobolli (e pure con gli interi e gli annulli). Che -annota nella prefazione il giornalista Giovanni Caprara- “fondono arte e scienza, passione e visione sociale, il senso della storia cristallizzato in qualche centimetro quadrato”.
Una parte importante è riservata agli aspetti collezionistici. Segnalando, ad esempio, il materiale falso o retrodatato riscontrato, le modalità distributive del 4 centesimi di Washington per il primo connazionale nello spazio, il lavoro dell’illustratore di cartevalori, recentemente scomparso, Paul Calle e così via. Con lo stesso approccio, il sesto capitolo è dedicato interamente all’Apollo XI, illustrando le buste firmate dagli astronauti e destinate all’eventuale vendita in favore delle rispettive famiglie quale forma assicurativa nel caso la missione fosse andata male, l’“ufficio postale” organizzato sulla Luna, i plichi volati.