Dal 12 settembre al 22 ottobre la consegna, da parte di Poste italiane, dei questionari, al fine di completarne il recupero nei primi mesi del 2012. È la tabella di marcia concordata dopo che la società ha vinto la gara riguardante il “XV Censimento nazionale delle famiglie e delle abitazioni”, quest’ultimo volto ad acquisire le informazioni inerenti i caratteri socio-demografici della popolazione, determinare la quantità di residenti per centro nonché le caratteristiche e la consistenza numerica degli edifici.
In base alle attese, il computo toccherà 7.978 comuni, 25 milioni di famiglie, 61 milioni di persone, 25 milioni di case e 12 milioni di edifici.
“Per la prima volta -spiegano dall’Istat- i questionari saranno spediti per posta direttamente alle famiglie e non più distribuiti dai rilevatori”. Si cambia anche per quel che concerne le restituzioni: “i cittadini potranno scegliere se compilare il questionario online, oppure riempire il modello cartaceo e recarsi presso uno dei punti di ritiro (fra cui gli uffici postali, ndr) capillarmente diffusi sul territorio, oppure andare direttamente presso i centri di raccolta allestiti dai comuni, dove -fra l’altro- potranno ricevere tutta l’assistenza necessaria per rispondere alle domande. Resta comunque possibile consegnare il questionario ai rilevatori che, a una certa fase del processo, interverranno sul territorio per il completamento delle operazioni censuarie”.
Le attività che saranno svolte dal gruppo guidato da Massimo Sarmi riguardano la normalizzazione degli indirizzi, lo stoccaggio, l’accettazione, lo smistamento e la distribuzione dei questionari presso le famiglie e del materiale di lavoro destinato agli uffici censuari comunali nonché il ritiro dei moduli compilati consegnati dai cittadini agli uffici postali e la loro restituzione. Cui si aggiunge il monitoraggio delle spedizioni e la rendicontazione degli invii.
Con l’obiettivo di ridurre l’onere a carico di chi risponde, è stata adottata una metodologia campionaria per rilevare parte delle informazioni; ciò comporta che nei comuni di maggiore dimensione demografica saranno utilizzate due versioni del fascicolo: una normale, contenente tutte le domande e riservata soltanto ad una quota di unità, e una ridotta, con una parte dei quesiti e destinata alle famiglie restanti.
Il sistema gestionale permetterà a tutti gli organi di censimento (oltre ottomila) di accedere via web in tempo reale alle informazioni relative alla consegna e restituzione dei questionari e sull’andamento generale delle operazioni.
Nei comuni capoluogo di provincia o con almeno ventimila abitanti, il lavoro si completerà con la rilevazione dei numeri civici, attraverso la quale “saranno raccolte informazioni relative al numero degli edifici e alle loro caratteristiche strutturali, anticipando così una parte consistente del lavoro sul campo tradizionalmente condotto contestualmente al censimento della popolazione e delle abitazioni”.