“È organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione”; con gli altri ha giurisdizione per la tutela nei confronti della Pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla Legge, anche dei diritti soggettivi. Contro le sue decisioni, il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione.
Così la Costituzione tratteggia il Consiglio di stato, il 13 settembre protagonista di un francobollo autoadesivo da 60 centesimi, inquadrato nella serie “Le istituzioni” e tirato in due milioni e settecentomila esemplari (i fogli sono da quarantacinque). Come già era stato reso noto, la vignetta -cui ha lavorato Antonio Ciaburro- raffigura la galleria prospettica della sede, cioè palazzo Spada, dovuta a Francesco Borromini e risalente al 1652-1653. L’annullo fdc sarà disponibile allo spazio filatelia di Roma.
L’emissione ricorda il centottantesimo della struttura. “Gli anniversari -ha detto nell’ambito delle celebrazioni il suo presidente, Pasquale de Lise, cui si deve anche il bollettino illustrativo- servono per ritrovare le proprie radici. Voltarsi indietro per riscoprire la storia della nascita, del rafforzamento e dello sviluppo della giustizia amministrativa vuol dire ritrovare quell’«idem sentire» che talvolta sembra drammaticamente mancare nel nostro Paese, e rinvenire nuova linfa per svolgere al meglio il nostro dovere di servitori dello Stato”. Nel tempo il Consiglio “ha conservato una forte identità, pur attraverso una continua evoluzione; ha acquisito nuove funzioni, ha sviluppato una molteplicità di strumenti, ha trasformato, senza mai perderlo, l’iniziale ruolo di garante della legittimità dell’azione pubblica, innestandolo nelle più rilevanti e pregnanti funzioni di giudice”.