Utenti… orfani di “Postemail”, la casella e-mail che Poste italiane aveva messo gratuitamente a disposizione del pubblico. Potrà essere utilizzata fino al 31 marzo prossimo, ma entro tale data gli interessati dovranno trovarsi qualche alternativa.
Una delle quali è “Postemailbox”, firmata dalla stessa società ma questa volta a pagamento. Ed è proprio in tale direzione che l’azienda spinge il proprio pubblico. Il canone annuo è pari a 12,00 euro iva esclusa; resterà, però, senza spese per tre anni se si è clienti Bancoposta online o Bancoposta click, per uno nei confronti dei titolari di una carta “Postepay” nominativa.
Lo strumento permette di inviare e ricevere comunicazioni sicure e certificate attraverso una casella di Pec, firmare digitalmente documenti elettronici dandogli lo stesso valore come se fossero stati sottoscritti in originale, conservare i dati nella sezione di archivio capiente 4 gigabyte.
In attesa che il pubblico si riorganizzi, le comunicazioni riguardanti le operazioni dispositive on-line effettuate sul conto Bancoposta (conferme di pagamento bollettini, bonifici, ricariche…) e gli altri servizi elettronici (come l’invio di raccomandate, lettere e telegrammi) saranno recapitate in “Bacheca”, accessibile nell’area riservata “MyPoste”. Dalla quale, però, non si possono inoltrare né spedire messaggi.