Una svolta che si potrebbe definire epocale, visto il Paese che l’ha decisa e le polemiche che nel tempo sono scaturite davanti alle eccezioni verificatesi in maniera più o meno evidente.
Dal 2012 Usps -in serie difficoltà economiche- apre i suoi francobolli ai personaggi viventi o morti di recente: finora la regola generale era che fossero trascorsi almeno cinque anni dalla scomparsa.
Atleti, artisti, scienziati e magari politici? Non importa; ciò che conta è che la figura sia ben nota agli statunitensi. Statunitensi che ora, singolarmente od organizzati in gruppi, possono segnalare i cinque nomi preferiti impiegando Facebook, Twitter o, più tradizionalmente, scrivendo una bella lettera al Citizens’ stamp advisory committee, c/o stamp development, room 3300, 475 L’Enfant plaza SW, Washington DC 20260-3501.
“Questi grandi personaggi -ha detto il postmaster general, Patrick Donahoe- attraverso gli importanti traguardi che hanno ottenuto nei rispettivi campi, hanno portato straordinari contributi agli Usa. Rendere omaggio a personalità viventi espande l’interesse nei temi trattati dai francobolli e rende il nostro programma opportuno, rilevante e contemporaneo”.
Come sempre, la scelta finale spetterà allo stesso Citizens’ stamp advisory committee, gruppo di esperti provenienti dai settori educativo, artistico, storico e professionale. Già ora riceve quarantamila proposte l’anno, dalle quali ne devono emergere una cinquantina, avendo in mente -è la sottolineatura- non solo i filatelisti ma il complesso degli utenti.