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editor Fabio Bonacina

27139 news from 8/3/2003

Ad un secolo dall’invasione italiana, oggi un convegno a Roma. Si parlerà anche di una particolare forma per comunicare fra famiglie e soldati

Le cartoline prodotte durante la Guerra di Libia sono state approfondite da Enrico Sturani, nel volume “Libia - Una guerra coloniale italiana” che accompagna l’omonima mostra di Rovereto (visitabile fino al prossimo giugno) e in parte nel nuovo saggio “Italia! Sveglia! Uno Stivale di cartoline - Tutti i simboli della nostra Patria”.

Ma oggi, ad un secolo esatto dall’invasione italiana guidata dal generale Carlo Caneva, a Roma si accennerà anche alle “cine-cartoline”. Il contesto è il convegno di studi internazionali “La guerra immaginata. L’avvento della civiltà mediale e la Guerra di Libia (1911-1912)”, organizzato dalla facoltà di Lettere e filosofia (Università degli studi di Roma Tor Vergata), in collaborazione con l’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Esercito, dalle ore 9 al tardo pomeriggio presso la Rappresentanza del Parlamento Europeo, in via IV Novembre 149.

Obiettivo dell’incontro -spiegano dalla Cineteca nazionale, coinvolta nell’iniziativa- “è riportare alla luce quel complesso intreccio fra innovazione tecnologica e nascita della società mediatica, generato dalla prima Guerra di Libia”. E non esita a definire “scoperta” il “vasto progetto delle cine-cartoline dedicate ai combattenti”, con messaggi visivi collettivi e personali mandati dalle famiglie ai soldati lontani. A parlarne saranno Luca Mazzei e Sila Berruti della stessa Università, con un contributo intitolato “La guerra silenziosa: cine-attualità e cine-cartoline da un oltremare in guerra”.

“Furono diverse -aggiungono, più in generale, i promotori- le nuove tecnologie messe in campo che resero il conflitto differente da quelli precedentemente combattuti dal nostro esercito. Ci riferiamo qui alle corazzate, ai sommergibili, ai siluranti, ma anche ai camion, ai dirigibili e agli aeroplani posti sulla scacchiera del conflitto continentale; ed infine al radiotelegrafo a lunga distanza, alla fotografia aerea, tutti strumenti fin da subito utilizzati per collegamenti e rilevazioni strategiche… Fortissimo fu anche il ricorso ai nuovi mezzi di comunicazione di massa. Un gran ruolo svolgono la stampa quotidiana e settimanale, ma anche i volantini di propaganda lanciati dagli aerei sulle truppe nemiche, le pubblicazioni illustrate per ragazzi a tema politico e perfino la canzonetta patriottica. Tantissimi furono inoltre i filmati realizzati, e altrettanto numerose le forme cinematografiche che in quei mesi e in quella situazione videro la luce”.

Oggi a Roma il convegno; nella locandina, il richiamo ai volantini lanciati dagli aerei
Oggi a Roma il convegno; nella locandina, il richiamo ai volantini lanciati dagli aerei



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