È la Grande guerra il tema principale delle manifestazioni, tutte ad ingresso libero, in calendario per questo periodo. E non poteva essere altrimenti, visto l’approssimarsi del 4 novembre, giorno che ricorda la fine delle ostilità. Alla mostra, già segnalata, di Fogliano Redipuglia (Gorizia) se ne aggiungono altre.
Dal 4 al 6 novembre Coccaglio (Brescia) punterà sulle cartoline di allora, grazie al Circolo filatelico-numismatico “Luca Marenzio”. Il quale, presso l’auditorium San Giovanni Battista situato in piazza Luca Marenzio, proporrà un allestimento visitabile nelle fasce orarie 9-12.30 e 15-19 (il 4 solo al mattino).
Anche Firenze debutterà venerdì (dalle 11.30 alle 17.30), per poi riaprire tra il 7 e l’11 novembre (15-18). Circolo filatelico fiorentino e sede locale dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia firmeranno “I 150 anni dell’Esercito italiano” - “Tre capitali una sola Nazione: l’Italia”, rassegna accolta alla caserma Vannini di piazza San Pancrazio 2.
Il 5 ed il 6 si aggiungerà Crema (Cremona), che vede attiva la Società filatelica numismatica dalmata. L’ex chiesa dedicata a santa Maria di Porta Ripalta, in via Matteotti 47, ospiterà il percorso “La posta in guerra - 90° Anniversario della traslazione della salma del milite ignoto” (9-12.30 e 14.30-19). In base a quanto è stato annunciato, si tratta di una mostra storico postale incentrata sulla corrispondenza dei militari dal fronte al Paese.
Dopo Finale e in contemporanea a Lodi, Pietra Ligure dal 5 al 13 novembre vedrà invece protagonista il Risorgimento, con l’undicesima sosta del progetto “150° Anniversario Unità d’Italia”, voluto dall’Unione filatelica ligure. I pannelli verranno montati presso il centro polivalente Rosselli, in via Bixio, aperto al pubblico sabato e domenica tra le 10 e le 12 e tra le 15 e le 18, mentre negli altri giorni sarà raggiungibile fra le 16 e le 19.
Niente corrispondenza ma un vero ufficio postale da campo allo spazio filatelia di Torino, in via Alfieri 10. Dalle 8.30 alle 14 del 4 novembre potrà essere osservata la struttura originale, arricchita da timbri, tamponi, sigilli, moduli, tavolino per la bollatura e ripartitori. È uno dei pochi che si sono conservati fra quelli che seguivano i reparti sui vari fronti per assicurare i contatti tra i soldati e le famiglie.