Ricomincia dal Brescia Centro il rinnovamento urbanistico dell’area che ruota intorno a piazza della Vittoria, al cui civico n°1 troneggia la sede principale delle Poste. “Abbiamo appena presentato” -è l’annuncio dato questa mattina dall’assessore ai lavori pubblici Mario Labolani- il progetto di rifacimento dell’intera area, che dovrà essere completato entro l’anno prossimo: “è un segno importante per la nostra città”.
Inaugurato una prima volta l’1 novembre 1932, oggi, 11/11/11 alle ore 11.11.11, è stato effettuato un altro taglio di nastro, davanti ad un ambiente decisamente ridimensionato. Le attività si concentrano sulla sola ala sinistra del piano rialzato (si aggiunge un piccolo ambiente al retro, che si specializzerà nelle prestazioni agli stranieri), dove hanno trovato sede undici sportelli: sei per i prodotti finanziari, quattro per quelli postali e il filatelico, l’unico esistente in tutta la provincia. Cui si aggiungono il negozio di prodotti vari -dai libri alla cartoleria e ai telefonini- tre punti riservati per le consulenze e due postamat, uno dei quali esterno. Una quarantina i dipendenti che vi operano. La linea stilistica degli interni è quella comune a tutte le altre sedi rifatte di recente, con l’eliminazione dei vetri divisori in quanto la sicurezza è data dalla videosorveglianza e dai dispensatori di denaro a tempo.
“È uno degli uffici più belli d’Italia per la qualità, ed è il trentaquattresimo della filiale ad essere rinnovato. Dà l’idea della modernità pur mantenendo la parte storica”, ha detto il responsabile regionale dell’azienda Enrico Menegazzo. E le tre sale per il confronto con i clienti “la dicono lunga sull’approccio della società”. “Potremo servire ancora meglio, in un ambiente così accogliente”, ha aggiunto la direttrice della filiale Nicoletta Paris.
Dal canto suo, la referente per la filatelia, Antonella Foschetti, ha ricordato la grande attenzione che il settore dedica al Bresciano (sette emissioni dal 2002 ad oggi, “anche grazie al responsabile territoriale per il supporto dimostrato”). Attenzione ricambiata, visto che “i nostri francobolli sono stati tra i più venduti d’Italia” per merito della capillare azione promozionale effettuata.
Per il resto dell’immobile, la speranza -peraltro già rivelatasi vana nel passato- è di vendere. Spariranno dunque anche le ultime sportellerie in legno, che ancora permangono nell’ala di destra, chiusa e destinata ad essere smantellata per consegnarla, insieme ai piani superiori oggi inutilizzati, al futuro acquirente.
A dirla tutta, qualche arredo d’epoca resta: i lampadari, alcune indicazioni… storiche ancora applicate ai muri, due scrivimpiedi (uno utilizzabile dal pubblico), tavoli, mobili, poltroncine e divani collocati principalmente negli uffici amministrativi.
La sede è aperta al pubblico sei giorni alla settimana dalle ore 8.30 alle 19, con la chiusura anticipata alle 12.30 il sabato.