Mentre il dibattito politico ormai guarda al mandato di Mario Monti per realizzare il nuovo Esecutivo, si fanno i conti con quanto rimasto sul tavolo da attuare. Come l’Agenzia nazionale di regolamentazione del servizio postale, oggetto di un’interrogazione presentata da Mario Lovelli alla commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera.
Il deputato del Pd ha ricordato che la Commissione Europea ha spedito una lettera al Governo italiano, pervenuta il 14 ottobre, nella quale si registra, fra l’altro, il mancato avvio dell’iter affinché tale entità sia istituita concretamente. Fra i suoi compiti, la verifica di come Poste italiane rispetti il contratto di programma sottoscritto con il dicastero.
Secondo l’amministratore delegato della società, Massimo Sarmi, la nuova struttura potrà servire pure a verificare l’affidabilità dei servizi su internet.
Per ora dell’Agenzia si conoscono soltanto i vertici. Prevede come direttore Mirella Ferlazzo, mentre nel collegio incaricato delle funzioni di programmazione, indirizzo, regolazione e controllo figurano Carlo Deodato, Giovanni Bruno e Francesco Soro. La nomina di Soro ha indotto il direttore generale per la regolamentazione del servizio postale, Mario Fiorentino, prima nominato in quel ruolo e in seguito accantonato, ad aprire un contenzioso davanti al Tar del Lazio e poi al Consiglio di stato.