Ancora un paio d’ore e, alle 16, l’edizione 2011 di “Monacophil”, la manifestazione biennale voluta dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie presso tre strutture alle terrasses de Fontvieille, chiuderà i battenti.
Una manifestazione che, come tradizione vuole, si rivolge soprattutto ad un pubblico di specialisti, in grado di apprezzare i reperti messi nelle teche ed enfatizzati dal contesto dell’esclusivo Principato. Un taglio preciso e diverso dagli altri, confermato sin da quando l’appuntamento prese forma sotto Alexander D.Kroo.
Rispetto alle edizioni scorse, il pubblico si è rivelato ancora più cosmopolita. Non a caso, questa volta è stata registrata la collaborazione del mondo degli appassionati di area britannica, la cui filatelia ha primeggiato nell’allestimento presso la Monaco top cars collection. Dove, peraltro, non sono mancati i contributi provenienti dalle collezioni di Elisabetta II e della Royal philatelic society London.
Certo, in questi giorni ben raramente si sono viste le code allo stand dell’Office des émissions de timbres-poste (due anni fa ci furono persino problemi di sicurezza) o per entrare al Musée des timbres et des monnaies e vedere i “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo” (come al solito, questi ultimi sono stati registrati in un volume in quadricromia venduto a 50,00 euro). Ma -crisi economica a parte- quante di quelle persone si misero in fila solo per ottenere la “solita” versione del francobollo a tiratura limitata, qualche produzione numismatica particolare o altri gadget, ora non riproposti? Scelte…