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editor Fabio Bonacina

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L’attuale regime rimarrà fino al 31 dicembre 2013. Associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro, d’arma e combattentistiche potranno richiedere le stesse tariffe postali riconosciute alle aziende

Il premier Mario Monti ieri alla conferenza stampa
Il premier Mario Monti ieri alla conferenza stampa

Il 23 dicembre la decisione dell’Esecutivo, ieri sera l’inserimento in “Gazzetta ufficiale” e la contemporanea entrata in vigore. Sapendo che comunque il testo dovrà passare alle Camere per la sua conversione.

È il decreto-legge del 29 dicembre n°216, “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, che, nei suoi trenta articoli, richiama una serie variegata di settori. Quello postale è citato, sostanzialmente, nel n°21.

Oltre ad una norma transitoria sul personale appartenente a Poste italiane spa da inquadrare in amministrazioni pubbliche, si occupa delle tariffe agevolate per le spedizioni a carattere editoriale. Queste ultime, se inoltrate dalle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al Registro degli operatori di comunicazione (Roc) e dalle imprese editrici di libri, continueranno a godere dell’attuale regime, introdotto con l’1 settembre 2010 ed operativo fino al 31 dicembre 2013 (il termine precedente era il 31 dicembre 2012). Naturalmente, sempre “senza oneri a carico del bilancio dello Stato”.

Novità anche se i mittenti sono onlus. Da ieri e ancora fino al 31 dicembre 2013 -è la norma- “i gestori dei servizi postali sono autorizzati ad applicare apposite tariffe per le spedizioni di prodotti editoriali con riferimento alle associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro e alle associazioni d’arma e combattentistiche”, ferma anche per queste la necessità dell’iscrizione al Roc. Sono esclusi “i periodici per i quali i relativi abbonamenti siano stati stipulati, a titolo oneroso, direttamente dai destinatari, per una percentuale inferiore al 50 per cento del totale degli abbonamenti”. Dettaglio importante, “non si applica l’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 24 dicembre 2003, n°353”, ossia quello che prevede i rimborsi da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, attivo presso la Presidenza del Consiglio.

A proposito di Governo, ieri il premier Mario Monti, nell’ambito della conferenza stampa di fine anno e riferendosi agli appuntamenti europei di fine gennaio, ha parlato di “uno sforzo intenso e spero ben distribuito sul fronte concorrenza e liberalizzazione”. Ci saranno sorprese anche tra lettere e pacchi?




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