Il commemorativo tunisino per il primo anniversario dalla fuga dell’ex presidente Zine El-Abidine Ben Ali è giunto il 14 gennaio, ma non è il solo dentello teso a ricordare che già sono passati dodici mesi da quei drammatici momenti. Stando agli attuali programmi, un ulteriore francobollo arriverà il 17 dicembre per ricordare ancora una volta l’ambulante Mohamed Bouazizi.
Nel frattempo, il 25 gennaio è toccato all’Egitto, così da commemorare le analoghe rivolte, nel Paese dei faraoni avviate proprio con il 25 gennaio 2011. Rivolte che hanno portato, il successivo 11 febbraio, alla rinuncia di Hosni Mubarak. Si tratta di un foglietto fotografico da 2,5 sterline con la bandiera nazionale e soprattutto con la folla a piazza Tahrir, luogo diventato il simbolo delle proteste. “Tale onorato movimento sociale -è il commento espresso al Cairo- è stato appoggiato ovunque dagli egiziani; chiedevano cambiamenti e diritti per una vita dignitosa, libertà, giustizia sociale indipendentemente dalla loro appartenenza”.
Intanto, si prepara la Libia, la cui vicenda ha avuto il picco il 20 ottobre con la cattura e la morte di Muammar Gheddafi, anche se la situazione appare ancora fluida. Cinque gli esemplari che -viene annunciato- debutteranno il 17 febbraio, un anno giusto dopo la “Giornata della collera”. Sono sostanzialmente tutti uguali tranne nei facciali (250, 500, 750, 1.000 et 5.000 dirham) e propongono la carta nazionale con i colori della bandiera, quella già impiegata durante il Regno. Scomparso il richiamo alla Jamahiriya, come nome è tornato il tradizionale, in inglese “Libya”.