“San Marino commemora i 150 anni della nascita del famoso pittore austriaco, uno dei massimi esponenti dell’Art nouveau, protagonista della Secessione viennese”. È quanto si legge in testa al foglietto dedicato a Gustav Klimt che arriverà, prodotto in 70mila copie, il 29 febbraio.
Quattro gli esemplari che contiene, riguardanti altrettante opere: “L’abbraccio” (il francobollo vale 0,85 euro, mentre il dipinto è conservato all’Österreichisches museum für angewandte kunst di Vienna), “Il bacio” (1,00, Belvedere di Vienna), “Le tre età della donna” (1,40, Galleria nazionale d’arte moderna di Roma) e “La speranza II” (1,50, The museum of modern art di New York).
Curata da Davide Cheli, la confezione ricorda quel movimento di cui Klimt fu figura centrale, poiché seppe contribuire con incisività nel dargli un carattere nazionale. “Linee morbide, sinuose ed eleganti, bidimensionalità delle forme, accostamento dei colori, ripercorrono -annotano sul monte Titano- l’ideale di Gesamtkunstwerk, cioè l’opera d’arte totale”, attraverso la quale i secessionisti progettarono, dipinsero e decorarono in vista di una fusione complessiva delle modalità espressive. La Secessione viennese, soprattutto in pittura, non fu espressamente un atto di rivolta contro il passato, quanto piuttosto un’iniziativa tesa a creare un’arte, in Austria, che corrispondesse alle esigenze del tempo. Nel contesto, il commemorato fu presidente della Secessione, organizzò la prima esposizione nel 1898, ne scrisse il manifesto e pubblicò il numero di avvio della rivista “Ver sacrum”.