La morte della moglie, avvenuta pochissimi anni fa, lo aveva colpito profondamente e non aveva mai del tutto incassato il colpo. Questa notte, però, l’ha raggiunta: è scomparso uno dei più competenti esperti italiani in filatelia, Michele Picardi. Avrebbe compiuto ottantacinque anni il prossimo 3 agosto.
Il mondo del collezionismo lo ricorda soprattutto in quanto tematico. Come collezionista (ha esposto fino agli ultimi tempi), divulgatore (insieme a Nino Barberis, Vincenzo Mento e Giancarlo Morolli quarant’anni fa firmò i numeri unici di Cesena e Mogliano Veneto, considerati insuperato punto di riferimento del settore, ma non si contano gli articoli che ha realizzato), collaboratore nell’organizzazione di mostre (“Italia ‘98”, ad esempio, porta la sua mano, soprattutto per gli aspetti editoriali e per l’allestimento, così come nel foglietto promozionale del 21 marzo 1997), giurato internazionale, dirigente del Centro italiano filatelia tematica (figurava ancora nel consiglio).
La sua competenza, tuttavia, era decisamente più ampia, poiché si è interessato pure di filatelia tradizionale e storia postale. Avendo vissuto l’infanzia e la giovinezza a Tripoli, ha seguito particolarmente questo Paese (sua è la pubblicazione “Libia - La serie pittorica”, edita da Poste italiane), ma è stato anche tra i visitatori -e soprattutto memoria storica- alla “Mostra della meccanizzazione postale della Comunità Europea”, che si tenne a Roma nel 1956.
Giornalista -e socio dell’Unione stampa filatelica italiana- ha lavorato all’ufficio stampa delle Comunità Europee, poi diretto “Filatelia italiana” ed “Hobby” nonché curato i cataloghi D’Urso (in seguito collaborando per quelli di Sassone e Unificato, soprattutto nel capitolo Colonie). Tra i mercuriali che ha seguito, spicca quello dedicato al filone europeistico. La Federazione fra le società filateliche italiane, nel 1987, l’ha iscritto nell’“Albo d’oro”. Era tra i membri dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale.
“La notizia -commenta a caldo il presidente del Cift, Luciano Calenda- mi ha colpito come una mazzata anche se ero preparato al peggio, sapendo dell’aggravamento delle sue condizioni negli ultimi giorni. Non è il momento di dire altro; penso solo di interpretare lo stato d’animo di tutta la famiglia del Cift, e dell’intero mondo filatelico italiano e internazionale, che ha perso, con Michele, un amico, una guida morale ed un grandissimo collezionista, punto di riferimento di tante generazioni di filatelisti. Siamo tutti vicini al figlio Angelo per consolarlo del suo dolore”.
Domani dalle 12 alle 14 la camera ardente sarà allestita presso l’ospedale Sant’Eugenio, situato all’Eur in piazzale dell’Umanesimo 10. Alle 15, i funerali: si svolgeranno poco distante, alla chiesa di San Virgilio in via Paolo di Dono 218.
