“Basta kani in posta”, con la “c” sostituita dalla “k”. È uno dei testi di Sandro Sardella, nel caso specifico una “libertaria manomissione” ripresa da “Basta cani” di Nanni Balestrini. È compreso in “Carte ciclostinate - Volantini metalmeccanici & postali ciclostilati e fotocopiati in proprio 1978-2011 - Istruzioni per l’uso” (96 pagine, 7,00 euro). Testimonianza di quando l’autore, in tuta blu e poi alle prese con lettere e pacchi, metteva nero su bianco le sue riflessioni e le affidava agli altri. “È l’artista del segno”, lo definiscono dalla casa editrice, cioè Abrigliasciolta. “Ogni volta che incontra i carcerati, questi lo accolgono come una rivelazione. Proprio come accadeva alla Gilera quando distribuiva i suoi volantini in fabbrica. Proprio come accadeva alle Poste di Varese (e continua ad accadere). Sandro ha attraversato questi decenni con la curiosità di capire cosa accadeva intorno a lui. Nel bene e nel male. La sua scrittura operaia (ma la sua pittura non è da meno) attraversa la vita, perché parte dal concetto di vivere il lavoro. Sia un giornale, un libro, una busta da lettera, una fotografia, la locandina di un film, o il volantino di uno spettacolo teatrale (meglio se civile), una dichiarazione pubblica, Sandro si documenta, si informa e trasforma quell’oggetto in parte integrante dell’opera che genera. Decrostruisce la nostra realtà ricomponendola, sperimentandola ed esprimendola”. In genere, impiega una forma di comunicazione diretta; come nello stabilimento distribuiva “ad personam” i suoi volantini, implementandoli con il proprio essere umano pensante, così concepisce il fare un libro: poche copie, distribuite senza troppi passaggi.
I volantini di Sandro Sardella
14 Mar 2012 01:50 - BOOKS AND CATALOGUES
Raccolte in “Carte ciclostinate” le comunicazioni “ad personam” che ha distribuito fra il 1978 ed il 2011