C’è la rete virtuale, cioè quella di internet, ma c’è anche la Rete dei cammini. È un’associazione di promozione sociale di secondo livello (aperta, quindi, non ai singoli, ma a sodalizi ed enti), nata nel 2009 per condividere la tutela e la valorizzazione degli antichi itinerari lungo l’Italia. Ora è attiva in undici regioni con diciannove consociate e si presenta come la prima realtà nazionale “che dà voce e volto alle associazioni di pellegrini e che si pone al loro servizio per la realizzazione di azioni coordinate, efficaci, coerenti, durature e profondamente legate al territorio, perché prodotte da enti operanti nel vivo del territorio stesso”.
Per il 17 ed il 18 marzo a Santhià (Vercelli) ha organizzato l’assemblea interna, sottolineata domani da un annullo disponibile in municipio, piazza Roma 16, dalle ore 13 alle 19. Nel programma, inoltre, figurano la visita alla città ed un percorso di venti chilometri volto ad unire simbolicamente due rami della via Francigena, uno che scende dal Gran San Bernardo e l’altro dalla valle di Susa.
Fra le prossime iniziative, la “4ª Giornata nazionale dei cammini francigeni”, in calendario per il 6 maggio, dove tutti potranno contribuire organizzando e partecipando. Tra gli obiettivi, raccogliere fondi e collaborare al restauro della chiesa dedicata a san Caprasio di Aulla (Massa-Carrara), gravemente danneggiata durante l’alluvione dell’ottobre scorso.