Il richiamo sintetico formulato da Poste italiane è “spedire online”. Dietro, figurano diversi servizi nuovi o meno che permettono di conoscere il settore delle spedizioni lavorate a livello informatico e, soprattutto, di comprenderne le potenzialità.
Sostanzialmente, si tratta delle tradizionali prestazioni fisiche (di cui spesso vengono conservati nomi e verbi), ora diventate anche virtuali. Con vantaggi (per esempio, la possibilità di operare spesso ventiquattro ore su ventiquattro e senza spostarsi, archiviando gli invii in modo automatico) e svantaggi (il supporto è irraggiungibile a chi non usa il pc o non si è registrato, e comunque qua e là figura qualche limitazione). I pagamenti sono effettuati con carta di credito (circuiti Visa e Mastercard), “Postepay” o con Bancoposta online.
Si comincia con il prodotto che viene definito “posta prioritaria online”, appiattendosi -come per quella fisica- sulla vecchia denominazione, che aveva un senso quando c’erano posta ordinaria e, appunto, posta prioritaria. In questo caso, si invia la lettera tramite web (magari aggiungendo un allegato) e Poste si incarica di stamparla, imbustarla e recapitarla. Potendo, con la stessa operazione, spedire il medesimo testo ad un massimo di duecento destinatari. Giusto per avere un riferimento, l’inoltro di un foglio, la stampa e l’imbustamento ora costa 96 centesimi, iva compresa.
In modo analogo funziona la “raccomandata online”, che offre ricevuta di spedizione (avente l’identico valore legale di quella cartacea), monitoraggio e, se richiesto e pagato in più, gli abituali servizi accessori, come l’avviso di ricevimento. Costo base: 3,50 euro. Anche in questo capitolo, la comunicazione ha come massimo duecento destinatari raggiungibili nello stesso momento.
Persino il pacco può essere lavorato con modalità virtuale. È “paccoweb”. Si prenota e si paga la spedizione attraverso internet, quindi si scarica la lettera di vettura; il collo, che deve pesare entro i trenta chili, verrà ritirato a domicilio. Due le modalità offerte: “paccocelere 3” (è la formula più economica: 11,50 euro) o “paccocelere 1 plus” (15,73 euro); come supplementi figurano assicurazione, contrassegno, avviso di ricevimento, invio voluminoso, richiesta di ritorno al mittente (gratuita), avviso tramite sms o e-mail (gratuita).
Quanto al “telegramma online”, la procedura funziona come la normale lettera, con la garanzia che il testo giunge a destinazione al massimo il giorno successivo. Contemplate, fra l’altro, la ricevuta (sempre con valore legale) e ancora la possibilità di spedire lo stesso messaggio fino a duecento interlocutori. Uno scritto entro le venti parole spedito in Italia (gli indirizzi di mittente e destinatario non vengono conteggiati) comporta un onere di 3,63 euro, oltre ad una commissione fissa di 80 centesimi.
Infine, ecco “postemailbox” che impiega una casella di posta elettronica certificata, potendo al tempo stesso firmare digitalmente. Costa 15,00 euro l’anno, ma i titolari del supporto Bancoposta online, del conto Bancoposta click e della carta “Postepay” nominativa con accesso alle funzionalità a distanza la possono attivare gratuitamente per trentasei o dodici mesi.