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editor Fabio Bonacina

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Utile netto pari ad 846 milioni (erano 1.018 nel 2010); ricavi totali per 21,7 miliardi (21,8); risultato operativo sceso a 1.641 miliardi (1.870)

Il 2011? Meno eclatante del precedente, ma sempre positivo
Il 2011? Meno eclatante del precedente, ma sempre positivo

Il consiglio di amministrazione di Poste italiane approva il bilancio consolidato ed il progetto di bilancio della capogruppo relativi al 2011. I risultati conseguiti dal gruppo -commenta una nota- “sono estremamente positivi in valore assoluto e consolidano il decennale trend di crescita anche in presenza di uno scenario di mercato ancora fortemente influenzato dalla crisi economica globale, che ha determinato l’ulteriore contrazione dei volumi postali e una tendenza generale alla riduzione della raccolta risparmi e degli investimenti”.

L’esercizio, in ogni caso, chiude con un utile netto di 846 milioni di euro (erano 1.018 nel 2010) ed una redditività che colloca Poste “di gran lunga al primo posto al mondo” se confrontata con i principali operatori internazionali. Nel mercato domestico, inoltre, il gruppo ha accresciuto la propria quota di mercato sia nei servizi finanziari, sia negli assicurativi, ed ha ribadito la leadership assoluta nel settore degli strumenti di pagamento grazie alla carta prepagata “Postepay” ed ai nuovi supporti studiati per l’e-commerce.

I ricavi da mercato conseguiti nell’anno ammontano a 9.729 milioni (+84 milioni sul 2010), mentre quelli totali, includendo i premi assicurativi, si attestano a 21,7 miliardi (21,8 miliardi). Su tali esiti -viene spiegato- “ha inciso negativamente il mutato contesto normativo del settore editoriale”: abolendo il sistema di agevolazioni tariffarie, gli editori hanno tagliato gli invii. Un’altra ragione riguarda gli oneri che la società sostiene come fornitrice del servizio universale: “come di consueto, sono solo in parte compensati dallo Stato”. Il risultato operativo è stato di 1.641 milioni (1.870 nel 2010).

I ricavi dei servizi postali registrano una flessione del 5% sul 2010, continuando a risentire del calo nei volumi e della progressiva digitalizzazione nelle spedizioni, in un mercato oramai completamente liberalizzato dall’1 gennaio 2011.

A bilanciare le cifre, ecco le prestazioni finanziarie, cresciute dell’1,2% (+57 milioni) grazie ai ricavi da conti correnti (2,8 miliardi, +8,6% sul 2010). Le “Postepay” superano quota 8,2 milioni, mantenendo l’azienda leader di mercato.

Nell’ambito della relazione finanziaria annuale è rappresentato il primo rendiconto del patrimonio Bancoposta, costituito il 2 maggio 2011, che ha concorso alla determinazione dell’utile netto con 256 milioni, conseguiti negli otto mesi di operatività. Nello stesso contesto, viene ricordata l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Unicredit Mediocredito centrale, realtà trasformata nella Banca del Mezzogiorno.

Poste vita, la compagnia assicurativa del gruppo, pur in presenza di un mercato in forte contrazione, ha conseguito 9.514 milioni in premi emessi (9.501 nel 2010). Tale crescita le ha permesso di guadagnare ulteriori quote di mercato, raggiungendo il 12,8% rispetto al 10,8% registrato dodici mesi prima. Anche Poste assicura, attiva nel ramo danni dall’aprile 2010, ha totalizzato buoni risultati, con 268mila nuovi contratti stipulati (179mila le polizze collocate nel 2010) ed una raccolta complessiva di 42,8 milioni (24,7).

Poste mobile, l’operatore di telefonia mobile virtuale con 3 milioni di sim vendute, ha conseguito un risultato operativo positivo per 26,3 milioni.




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