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editor Fabio Bonacina

27143 news from 8/3/2003

L’ex Verona Centro trasformato in residenza di lusso, in grado di valorizzare l’edificio e la sua storia. Gli appartamenti avranno nomi come “Penny black” e “Gronchi rosa”

Il cantiere che sta interessando l'edificio
Il cantiere che sta interessando l'edificio

Una ex sede prestigiosa, venduta dal gruppo oggi presieduto da Giovanni Ialongo alla società di scopo Matis, diventerà -dopo la necessaria ristrutturazione- immobile destinato ad appartamenti di lusso. Fin qui nulla di strano, se non fosse per l’idea di mantenere, e valorizzare, il richiamo postale e addirittura filatelico.

Succede a Verona, e l’edificio si trova in piazza Viviani. Ospitava le Poste centrali, ora trasferite provvisoriamente in piazza Isolo 13 aspettando di potersi allargare raggiungendo un altro fabbricato che si affaccia sulla stessa area.

Una delle costruzioni più importanti del centro cittadino -spiegano da L’immobiliare.com- verrà riportata al suo antico splendore. Attraverso l’intervento di recupero e restauro, ospiterà quindici residenze esclusive di altissimo prestigio. In base agli attuali programmi, queste saranno pronte per il settembre del 2013.

È uno dei lavori più significativi dell’architetto Ettore Fagiuoli, che in città ha lasciato diverse altre testimonianze. Progettato nel 1922 e inaugurato nel 1930, “rappresentò la ricerca dell’equilibrio tra i richiami alla tradizione del classicismo veronese e il neo barocco romano”. Ancora oggi, gode della vista aperta su tutti i quattro affacci.

L’attuale intervento, progettato dall’architetto Luisa Masciantonio, gli fa mantenere il nome di “Palazzo delle Poste” e ripercorre gli stilemi delle case nobiliari, associandoli ai comfort e alla tecnologia.

Le abitazioni -altra particolarità- sono identificate con il nome di rari francobolli. Ad esempio, “Penny black”. In questo caso, stando alle carte, gli ambienti di grandi dimensioni e di altezza superiore ai cinque metri “sono pensati per accogliere la vita quotidiana così come le feste” e permettono di realizzare l’home theatre; la cucina, abitabile, può accogliere grandi isole di lavoro. Si aggiungono camere da letto silenziose ed attrezzate con spaziose cabine armadio, mentre i bagni sono stati arricchiti da sauna ed area relax. Oppure, “Gronchi rosa”: l’eccezionale altezza permette di creare stanze di grande vivibilità, “capaci di valorizzare l’investimento”. Un classico con brio: materiali innovativi possono essere coniugati con i preziosi materiali esistenti, “dando a questo appartamento un sapore contemporaneo, ma rispettoso e pieno di fascino”.

Tra i dettagli, il riscaldamento autonomo a pavimentazione con raffrescamento, i serramenti originali restaurati con scuri e avvolgibili motorizzati, l’utilizzo di materiali innovativi come la fibra di carbonio ed i pregiati materiali di finitura “sono il punto di partenza per soluzioni personalizzabili”. I consolidamenti strutturali, inoltre, hanno permesso di realizzare due piani di grandi box; la reception, unita ad un servizio di sicurezza, completa il quadro per una “residenza destinata a un pubblico esclusivo”.

Al piano terra è stato previsto uno spazio commerciale.

La foto dall'alto prima dei lavori e una simulazione riguardante l'appartamento “Penny black”
La foto dall'alto prima dei lavori e una simulazione riguardante l'appartamento “Penny black”



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