Si informa la spettabile clientela che la collezione “Chrysopolis” dell’ex Ducato di Parma “è stata esitata in toto ad un privato collezionista”, per cui l’asta fissata al 26 maggio riguarderà solo ed esclusivamente la vendita generale. Così recita la nota diffusa dallo studio filatelico di Sergio Santachiara; è riferita alla parte più appetitosa di quanto si apprestava a mettere all’incanto nel contesto di “Veronafil”. Riguarda 304 lotti volti a disperdere il lavoro sviluppato in oltre quarant’anni da Franco Carpanelli, presentato appunto sotto il nome che richiama un antico toponimo della città. Si tratta -dice lo stesso Sergio Santachiara- di “documentazione di importanza e rarità eccezionale”. Spiccano, in particolare, i disegni originali per la prima carta valore, eseguiti a lapis dal pittore ed incisore Paolo Toschi. Cui si aggiungono, organizzati per francobollo tipo, i fogli, i blocchi, i frammenti, gli usi su documento. La notizia cade vicino alla ricorrenza: l’1 giugno 1852, centosessanta anni fa, si aprì il capitolo delle produzioni, non dentellate, riguardanti gli Stati Parmensi.
Venduta in blocco la collezione di Parma
22 Mag 2012 13:10 - NEWS FROM ITALY
Organizzata in 304 lotti, sarebbe dovuta finire in asta il prossimo 26 maggio. Ma un appassionato l’ha acquistata nella sua completezza