Ormai archiviato l’appuntamento dell’Associazione filatelica e numismatica scaligera, si comincia a lavorare per “Romafil”. Di cui -con un insolito anticipo- Poste italiane ha fissato da tempo le date: dal 12 al 14 ottobre. Permettendo, così, al mondo collezionistico di organizzarsi.

Se la Federazione fra le società filateliche italiane firmerà nel contesto una esposizione nazionale e di qualificazione e riproporrà la mostra sul centocinquantesimo trascorso dalla riforma postale di Bruno Crevato-Selvaggi, l’Unione stampa filatelica italiana ha programmato la propria assemblea annuale e probabilmente una mostra dedicata alla letteratura di settore.

Anche l’Associazione italiana storia postale sta pensando all’appuntamento. Il progetto espositivo è rivolto ai propri iscritti e si intitola “L’Italia nel mondo 1861-1961. Relazioni internazionali dell’Italia viste con i francobolli e la posta”.

“Il filo conduttore -precisa il presidente, Angelo Simontacchi, a «Vaccari news»- è, in senso lato, la posta dell’Italia verso l’esterno e la presenza del Paese nel mondo, presenza commerciale, politica o militare”. I dettagli non sono ancora noti, ma verranno toccati aspetti come le relazioni con l’estero soprattutto in epoca pre Upu e nei periodi di guerra, le vie d’inoltro, i mezzi di trasporto della posta diretta oltre confine, le destinazioni straniere. E senza dimenticare aspetti più classici, fra cui gli Uffici all’estero, le Colonie, i territori particolari come Fiume, Trieste e Campione.

“Pensiamo di organizzare il percorso in aree tematiche, e all’interno di queste inserire le collezioni in ordine più o meno cronologico. In tale modo, il visitatore potrà avere un riferimento omogeneo dei temi trattati. Andando dagli inizi del Regno al primo quindicennio della Repubblica. Ogni studio dovrà svilupparsi per uno o due quadri, quindi dodici o ventiquattro fogli”.