Filatelia e calamite, oltre al 3,30 euro che il 28 giugno 2010 l’Italia ha dedicato al centenario del primo stabilimento siderurgico nazionale a ciclo continuo completo di Bagnoli, riportante il logo di Federacciai. In quel caso, la “magia” è nell’inchiostro impiegato, sensibile ai campi.
Più tradizionali sono i magneti da applicare per esempio al frigorifero, così da appendere le note che occorre ricordare, realizzati come se fossero francobolli. Riproducono, per esempio, il mosaico con il Pantocrator del duomo di Monreale nonché gli esterni delle cattedrali di Cefalù o di Palermo. Tutti, per lo meno quelli noti, hanno un soggetto siciliano e risultano in vendita tra i 2,00 ed i 4,00 euro.
Sono prodotti in resina in qualche Paese asiatico, ma colpiscono per un dettaglio: l’impostazione grafica ed i caratteri ricordano da vicino i francobolli, questi veri, con Vittorio Emanuele III incisi da Carlo Parmeggiani. In particolare, l’1,75 lire, noto dagli ultimi mesi del 1927. Segno che l’ispirazione a realizzare il prodotto giunge probabilmente da un filatelista o da qualcuno che conosce il settore.
Le “cartevalori” si presentano annullate in alto a sinistra, ed il richiamo che si riesce a leggere nel “manuale” permette di circoscrivere meglio il soggetto citato.