Unione postale universale in fibrillazione, per quello che è ritenuto essere uno degli appuntamenti più importanti fra quelli previsti dal 25° Congresso postale universale, in corso a Doha (Qatar). Oggi, infatti, si terrà la conferenza ministeriale.
Vi parteciperanno una cinquantina di ministri in carica e numerosi dirigenti dell’industria di settore. Davanti, i documenti già definiti nei giorni scorsi (i lavori si sono aperti il 24 settembre e si protrarranno fino al 15 ottobre), riguardanti soprattutto facilitazioni al commercio, servizi ed inclusione finanziari, supporti elettronici. Cui si aggiungono le riflessioni sui dati riguardanti il traffico, che certificano la costante diminuzione degli invii cartacei, l’aumento nella quantità dei pacchi spediti grazie all’e-commerce, una maggiore presenza nel settore logistico, la continua crescita delle prestazioni finanziarie postali. Secondo le statistiche del 2011, oltre il 12% delle entrate mondiali di settore (pari a 304 miliardi di dollari) arriva proprio dai supporti finanziari, ma in alcune realtà -Azerbaigian, Bangladesh, Bielorussia, Burundi, Cina Popolare, Gabon, India, Italia e Tunisia- tale quota ormai ha superato il 50%.
Le attività stanno coinvolgendo 2.200 delegati provenienti da 192 Paesi. Il tema dell’appuntamento quadriennale è “Nuovo mondo, nuove strategie”, richiamo al testo che dovrà essere adottato per rappresentare le linee guida del prossimo quadriennio nella triplice connotazione fisica, elettronica ed economica.
Tra gli argomenti all’ordine del giorno, appunto l’inclusione finanziaria, sapendo che un miliardo di persone al mondo impiega il bancoposta, uno strumento che può dare di più. Solo 51 operatori postali lo sfruttano, annoverando 1,6 miliardi di conti di risparmio e depositi; tuttavia, la rete planetaria offre 660mila punti di contatto, contro i 523mila esistenti tra succursali e sportelli automatici di matrice bancaria. Centinaia di milioni di individui, altro dato, utilizzano la posta per inviare o ricevere soldi come per effettuare pagamenti senza essere direttamente clienti. Durante le recenti crisi economiche, diverse amministrazioni che hanno offerto prestazioni finanziarie hanno visto crescere in modo significativo il numero dei loro utenti e dei contratti. Compiti dell’Upu, in tale frangente, sono offrire assistenza tecnica e condividere le pratiche migliori.
Fra gli altri aspetti decisi, il proseguimento dei lavori per sviluppare il dominio di primo livello “.post”. Il progetto mira a riprodurre nel comparto digitale le condizioni create dall’Upu nel mondo fisico, al fine di scambiare gli invii di posta elettronica su un terreno unico, sicuro ed affidabile.