Difficile trovare una giuria (presidente Mario Mentaschi, componenti Enrico Carsetti, Franco Giannini, Paolo Guglielminetti, Giorgio Khouzam e Andrea Mori, aspirante Flavio Pini, commissario ancora Paolo Guglielminetti) più... generosa. Oppure -e dipende dai punti di vista- difficile avere una squadra più agguerrita. Quello che conta è che all’esposizione nazionale e di qualificazione organizzata dalla Federazione fra le società filateliche italiane durante “Romafil” si siano registrati ben quindici ori grande. E non è l’unico dato significativo, visto che, sulle ottantacinque collezioni in gara, ben trentatré hanno ottenuto il metallo pregiato nelle due versioni, normale o super. “La filatelia espositiva -ha detto in rappresentanza della Fsfi Bruno Crevato-Selvaggi- sta crescendo e anche diversificandosi come luoghi” di riferimento.
Nella graduatoria d’eccellenza registrata al salone spiccano come gran premio campioni Angelo Teruzzi, che ha firmato “Le relazioni postali tra il Regno di Sardegna e l’Impero Austriaco 1844-1881”; Jonathan Cesaretti in interofilia con “Tariffe, usi e destinazioni di biglietti postali inviati all’estero”; gran premio competizione a Stefano Alessio per “Regno di Sardegna”; in storia postale Pietro Giribone per “Relazioni postali internazionali della Repubblica di Genova: Europa - Mediterraneo -Oltreoceano”; in tradizionale Carlo Arlenghi per “Italian perfin: trade perforation on italian stamps”; nella un quadro Carlo Sopracordevole con “Gli interi postali provvisori della Rsi”.
Per ciò che concerne il percorso di qualificazione, si è evidenziato Vittorio Morani, presente con “La corrispondenza in Toscana - Organizzazione postale dal 1851 al 1862”.
Infine, la terza semifinale del Campionato cadetti, dove il massimo livello è stato il vermeil grande. Ottenuto da Luca Zunino (specialità “La posta”) per “Finale oltre duecento anni di storia postale” e da Alessandro Chiarelli (“Minicollezioni”) con “La posta dei mercanti”.