Capita raramente, ma capita. I lavori preparatori di un artista finiscono sul mercato, magari messi in asta pezzo a pezzo. È quello che accadrà oggi pomeriggio a Düsseldorf, dove la Ulrich Felzmann ha posto in vendita le opere di Elisabeth von Janota-Bzowski (21 novembre 1912 - 15 agosto 2012).
Nel suo curriculum, i ritratti commissionati da “Time”, “Vogue” e “Der spiegel” nonché le campagne pubblicitarie. Cui si aggiunge una quarantina di opere destinate a diventare, tra gli anni Settanta ed i Novanta del secolo scorso, francobolli principalmente della Germania Federale. O, perlomeno, volte a contribuire alla scelta fra più alternative.
Fra esse, il bozzetto per il secolo della telefonia nel Paese (diventato 50 pfennig ed uscito il 13 ottobre 1977), gli omaggi allo scrittore Wilhelm Hauff (40 del 10 novembre 1977) ed alla poetessa Agnes Miegel (60 del 14 febbraio 1979), l’Europa Cept (50 e 60 del 17 maggio 1979, ma anche altre tappe successive della medesima serie), il tributo ad Anna Frank (60 della stessa data), quello a san Benedetto da Norcia (50 del 10 luglio 1980), al calendario gregoriano (60 del 14 ottobre 1982) o al medico Paracelso (100 del 10 novembre 1993). Complessivamente, in vendita vi è una sessantina di voci. I prezzi di partenza si aggirano normalmente tra i 100 ed i 250 euro.
Sua è la frase: “Il francobollo è come un manifesto in miniatura ed il manifesto è un telegramma. Il messaggio deve essere capito rapidamente, direttamente e completamente. Ecco perché il mio compito è creare, ogni volta, un’immagine il più memorabile possibile”.