La 119ª edizione di “Veronafil”, ormai, fa parte del passato, essendosi chiusa oggi con un buon bilancio. Soprattutto in fatto di pubblico, anche se più di un operatore ha confermato che i budget personali di spesa, rispetto ad un tempo, sono diminuiti, e non di poco.
Fra gli incontri organizzati durante la manifestazione, quello dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale, presieduta da Franco Filanci. Il sodalizio si fa notare per le scelte statutarie: massimo quaranta membri effettivi, scelti per cooptazione tra quanti “si sono particolarmente distinti per i loro studi e la loro attività, in particolare pubblicistica”.
I presenti alla riunione, svoltasi ieri, hanno deciso di ammettere due esperti. Roberto Monticini “per la sua attività di studioso e divulgatore della storia postale non solo toscana, praticata in modo insolitamente moderno non solo attraverso numerosi scritti ma anche con lavori di gruppo, come il volume sugli «Uffici di posta in Toscana», e la creazione e conduzione di un sito specializzato on-line («Il postalista», ndr), del tutto unico nel suo genere”.
Il secondo è stato Giuseppe Pallini, individuato “per le sue appassionate e approfondite ricerche sulla storia postale toscana, condotte da oltre cinquant’anni con metodi rigorosi, innovativi e fuori dagli schemi filatelici dell’epoca, sfociati nei volumi sulla «Storia postale della provincia di Grosseto» e «I corrieri del Mangia», oltre che in attività culturali e associative di notevole attualità e impatto”, come l’Associazione per lo studio della storia postale toscana.
L’Accademia era presente anche con il nuovo numero del semestrale “Storie di posta”.