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editor Fabio Bonacina

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Novecento anni dopo, un momento significativo dell’Ordine verrà citato il 9 febbraio. I valori aggiornati al nuovo tariffario

La fondazione dell’Ordine di san Giovanni risale al 1048, dopo che alcuni mercanti della Repubblica di Amalfi ottennero il permesso di costruire a Gerusalemme una chiesa, un convento ed un ospedale. Quest’ultimo era gestito dall’Ordine, rappresentato dalla comunità monastica. Con la bolla del 15 febbraio 1113, papa Pasquale II lo pose sotto la tutela della Chiesa, “con diritto -spiegano ora da quello che si presenta come Sovrano militare ordine ospedaliero di san Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta- di eleggere liberamente i suoi superiori, senza interferenza da parte di altre autorità laiche o religiose”. In virtù di tale documento, il nosocomio divenne un ordine religioso laicale e tutti i cavalieri erano legati dai tre voti monastici, di povertà, castità e obbedienza.

Nove secoli dopo, il giro di boa verrà ricordato dalle Poste magistrali il 9 febbraio, unica emissione prevista per quel giorno e in grado di aprire l’annata. Si compone di due francobolli da 1,90 euro ciascuno, quindi aggiornati con il nuovo tariffario italiano: sono utili per un secondo porto interno ordinario, ossia contenuto tra i venti ed i cinquanta grammi.

Il primo esemplare offre il sigillo del pontefice, il secondo la foto della villa che, sull’Aventino a Roma, rappresenta una delle sedi dello stesso Smom. Fra i due, una bandella richiama lo stemma attuale ed il motivo dell’emissione. Motivo che, staccando le cartevalori, purtroppo si perde.

I fogli sono da quattro strisce, la tiratura ammonta a dodicimila serie.

La serie è composta da due francobolli ed una vignetta centrale
La serie è composta da due francobolli ed una vignetta centrale



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