Una vettura ormai d’epoca, ma che rimane nel cuore degli appassionati. Tanto che a Vienna la definiscono leggendaria. È la “356 n°1 Gmünd” della Porsche.
Figura nel francobollo che l’Austria ha inserito nel percorso dedicato alle quattro ruote famose e che, con il valore di 70 centesimi, sarà disponibile in prevendita dal 15 febbraio. Fermo restando la disponibilità generale con il 28 dello stesso mese. All’immagine ha lavorato David Gruber.
Questo modello sportivo rappresenta un classico assoluto del settore. La sua storia cominciò durante la Seconda guerra mondiale: nel novembre del 1944, l’austrotedesco designer di auto e fondatore dell’azienda a Stoccarda, Ferdinand Porsche, seguendo gli ordini di Berlino per evitare i danni dei bombardamenti, spostò il quartier generale della struttura in Carinzia. La fabbrica rimase a Gmünd fino al 1950. E fu qui, nel 1948, che la roadster ora citata nella carta valore venne costruita. Rappresentò il primo veicolo ad essere realizzato con il nome di Porsche, la base -in quel momento prodotta in casa- per la futura “356”. Ottenne la targa (era la K45-286, ripresa nella vignetta) e quindi la possibilità di circolare; era l’8 giugno 1948. Pesava 585 chili e raggiunse la velocità dei 135 chilometri orari, 140 nel momento in cui si coprì il sedile del passeggero.
Quando l’imprenditore, dopo la sua liberazione dalla prigionia francese, valutò il risultato, lo trovò molto soddisfacente; pare abbia detto: “Io non avrei cambiato una sola vite”. Il veicolo fu ceduto ad un rivenditore di Zurigo per 7.000 franchi; il cliente finale, il primo in assoluto, l’acquistò a 7.500. Porsche investì la somma in una nuova vettura, ma non scordò la precedente. La ricomperò nel 1953 ed ora è ospitata al Museo aziendale di Zuffenhausen, a nord di Stoccarda.