C’è anche “L’urlo” (già citato con uno 0,55 real dal Brasile il 5 ottobre 1996), fra le sue opere più note e caratterizzate da un passato avventuroso. Oggi la Norvegia ricorderà il pittore ed incisore nazionale Edvard Munch (1863-1944), di cui si celebra il secolo e mezzo passato dalla nascita. Un appuntamento significativo, per il quale è stato scomodato addirittura il presidente ed amministratore delegato di Posten Norge, Dag Mejdell. “Questi francobolli -ha detto- mostrano l’approccio di Munch alla sua arte, la quale è stata caratterizzata da sperimentazione, variazione e curiosità”. Per realizzare le cartevalori è stato chiamato Enzo Finger.
La quadreria dentellata -scelta coinvolgendo il Museo intitolato al commemorato- è organizzata in quattro francobolli ed un foglietto, in grado di richiamare cinque lavori: l’“Autoritratto davanti al muro di casa” (del 1926) figura nel 13,00 corone, “La bambina malata” (1896) nel 15,00, “Madonna” (1895) nel 17,00 ed appunto “L’urlo” (1893), ripreso nella versione conservata al Museo nazionale di Oslo e trasformato in 20,00 unità. Con lo stesso nominale, nel blocco campeggia “Il sole” (1911), opera che si trova all’Università della capitale.
Il Paese scandinavo gli aveva dedicato altri quattro esemplari mezzo secolo fa, il 12 dicembre 1963. Hanno nominali pari a 25, 35, 50 e 90 øre e raffigurano, nell’ordine, “Autoritratto” (del 1895), “Fecondità” (1898), “Le solitudini” (1899) e “Le ragazze sul ponte” (1920).