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Approvato dal consiglio di amministrazione il rendiconto economico riguardante l’anno scorso. I dati in sintesi

Il presidente del cda, Giovanni Ialongo
Il presidente del cda, Giovanni Ialongo

Anche nel 2012 il gruppo Poste italiane “ha ottenuto risultati di grande significato nel complesso scenario di incertezza economica e di contrazione strutturale del mercato dei servizi postali”, confermando la serie di utili registrati ininterrottamente dal 2002. Così viene sintetizzato il quadro d’insieme riguardante l’anno scorso, ora approvato dal consiglio di amministrazione.

L’esercizio ha chiuso con un utile netto pari a 1.032 milioni di euro e con una redditività che lo colloca “al primo posto al mondo” tra i principali operatori internazionali. Aumentata la quota nelle prestazioni assicurative e consolidata quella nei settori finanziari, facendo segnare “un sensibile incremento del valore del business”. Ribadita, inoltre, la leadership assoluta negli strumenti di pagamento, grazie al successo della prepagata “Postepay” (quasi 10 milioni le carte esistenti) e dell’immediato favore ottenuto dai nuovi supporti studiati per l’e-commerce.

I ricavi totali, compresi i premi assicurativi, si attestano a 24 miliardi di euro, in crescita rispetto ai valori 2011 (22 miliardi).

Il risultato operativo è stato di 1.382 milioni, minore se confrontato con i dati riferiti all’esercizio precedente (era pari a 1.641 milioni). “La crescita complessiva dei ricavi e il diverso mix degli stessi a favore del comparto assicurativo e finanziario, non sono infatti tali da compensare gli effetti della flessione che la riduzione dei ricavi postali produce sul risultato operativo”. Continuano, inoltre, a pesare gli oneri che Poste sostiene in qualità di fornitore del servizio universale, rimborsati dallo Stato solo in parte. Ha avuto un positivo effetto l’iscrizione del provento non ricorrente (278 milioni) derivante dalle modifiche normative che hanno consentito alle aziende “di chiedere la deduzione dall’Ires, dell’Irap pagata sul costo del lavoro nei passati esercizi”. All’esito ha contribuito per 343 milioni il patrimonio destinato Bancoposta.

I ricavi dei supporti postali e commerciali si attestano a 4.657 milioni, con un calo del 9,8% sul 2011, quale effetto della decrescita strutturale e progressiva dei volumi caratterizzanti la comunicazione tradizionale.

Quanto ai numeri di origine finanziaria, essi mostrano un incremento del 5,5% (+279 milioni di euro) grazie alla raccolta dalla clientela privata, riguardante sia i conti correnti, sia i prodotti del risparmio postale.

Anche da Poste vita sono arrivati segnali positivi, in controtendenza rispetto ad un contesto in restringimento (-9% rispetto al 2011 per l’intero ramo vita ed una raccolta tornata ai valori del 2006). La compagnia ha sottoscritto 10,5 miliardi in premi emessi (+10,5% sul 2011), rafforzando ulteriormente la propria quota di mercato, passata dal 15,3% al 18,6% in termini di nuova produzione. Per ciò che concerne Poste assicura, attiva nel settore danni, ha registrato 250mila nuovi contratti ed una raccolta totale di 48 milioni.

Il ruolo di Poste mobile come leader nelle prestazioni di pagamento fruibili in tecnologia mobile si è ulteriormente rafforzato, sia nei “remote financial services”, sia nel “proximity payment near field communication”, raggiungendo 23,4 milioni di transazioni (18,7 milioni nel 2011). Il risultato operativo conta su 28 milioni (erano 26 nel 2011) ed un utile netto di 18 (+9% sul 2011).

Infine, uno sguardo agli investimenti. A livello globale, si è continuato a puntare su immobilizzazioni materiali e immateriali per 477 milioni di euro (415 nel 2011). L’84% è imputabile alla stessa capogruppo, ripartito tra interventi sull’infrastruttura tecnologica (232 milioni), attività di ammodernamento e riorganizzazione immobiliare (105), operazioni di sviluppo ed aumento dell’efficienza nella rete logistica postale (64).

L’esercizio consolidato (cifre in migliaia di euro)
L’esercizio consolidato (cifre in migliaia di euro)



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