A meno di un mese dalla nuova infornata, quella del 7 giugno, San Marino comincia a rivelare le proprie carte. Iniziando dalla serie congiunta con l’Italia per i cinque secoli e mezzo trascorsi dalla definizione dei confini. Si tratta di un foglietto, dal quale possono essere prelevati quattro francobolli, tagli da 70 ed 85 centesimi nonché da 1,90 e 2,00 euro. Le loro dentellature -curiosità- rappresentano i paralleli ed i meridiani del sistema cartografico, rendendo l’insieme… geo-referenziato. Al progetto ha lavorato Marco Biordi e la tiratura conta su cinquantamila blocchi.
Ad essere celebrata -viene spiegato dall’Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica- “non è solo la ricorrenza storica dei «Patti di Fossombrone» (1463) attraverso i quali il Titano ottenne i castelli di Montegiardino, Fiorentino, Serravalle e successivamente anche Faetano, raggiungendo così l’attuale superficie territoriale, bensì un vero e proprio elogio al concetto di sovranità”. Un percorso iniziato il 21 settembre 1462, quando vennero sottoscritti i capitoli della lega fra il cardinale Niccolò Forteguerri ed i sammarinesi, poi approvati da Pio II ed in seguito ratificati dai capitani e dal Consiglio generale della minuscola Repubblica. In pratica, questa “si schierò con la famiglia Montefeltro, alleata del papa, contro i Malatesta” ingrandendosi ed ottenendo altri privilegi, quali l’esenzione da talune tasse.
Programma alla mano, lo stesso giorno -quando aprirà la manifestazione collezionistica “San Marino 2013”- prevede il debutto dell’altra coordinata, con lo Smom per l’oratorio di san Giovanni Battista. Si aggiungono i tributi alla Convenzione sul brevetto europeo, alla scuola materna a Matola in Malawi e -se si farà in tempo- alla Juventus.