Dopo Milano e Monza, tocca a Roma e Torino. Poste mobile ha iniziato ad estendere la commercializzazione della sim Nfc (ossia “near field communication”, “comunicazione di prossimità”), abilitata ad un tipo di pagamento tecnologicamente avanzato. L’obiettivo è coprire l’intero Paese nel corso dell’anno. In pratica, presso i negozi abilitati è possibile saldare quanto dovuto semplicemente avvicinando lo smartphone al pos dell’esercente (“contactless”, vale a dire “senza contatto”), grazie all’integrazione dei servizi della compagnia telefonica con quelli del Bancoposta.
Tale sim può essere acquistata nei banchi abilitati che la stessa azienda ha aperto in alcuni uffici postali. Nella capitale sono state scelte le sedi di Acilia (via di Saponara), Appio (via Taranto 19), Belsito (via Sappada), Cinecittà Est (via Cardinali 11), Eur (viale Beethoven 36), Grottarossa (via di Grottarossa 56), Ostiense (via Marmorata 4), Prati (viale Mazzini 101), Spinaceto (via degli Eroi di Cefalonia), Tiburtino Sud (viale Togliatti 1.505), Torpignattara (via Canosa di Puglia 14) e Vr (piazza San Silvestro 19), cui si aggiungono Ciampino (viale Kennedy) e Civitavecchia (via Bruno 11). A Torino, invece, sono la 35 (via Marsigli 22) e la 74 (corso Grosseto 425).
Nel minuscolo dispositivo è già inserita una carta prepagata “Postepay new gift” digitale. È sufficiente attivarla e caricarla, abilitando il pagamento tramite l’“app” Nfc Poste mobile. Quindi, basta avvicinare il cellulare al pos per eseguire le transazioni. Con gli importi fino a 25,00 euro non è necessario digitare il pin, che resta obbligatorio per cifre superiori o se comunque richiesto.
Nel frattempo, si attende che lo stesso sistema sia recepito dagli sportelli della capogruppo e dai palmari in uso ai portalettere, così da permettere i saldi per bollettini, raccomandate o pacchi tramite cellulare.
Non basta, perché “nel prossimo futuro” l’applicazione “consentirà di rendere disponibili sul cellulare anche servizi di e-government della Pa per l’identificazione e il riconoscimento digitale, smaterializzando e trasferendo direttamente sulla sim la carta d’identità, il passaporto, la tessera sanitaria, la patente e la firma elettronica”.
Oltre un milione di clienti è abilitato ad impiegare il telefonino per ottenere servizi finanziari; nel 2012 il volume d’affari ha superato i 250 milioni di euro.