Storia d’amore -con finale amaro- tra un lui in avanti negli anni ed una lei giovane. Entrambi con problemi psicologici da affrontare. Ma quello che si fa notare è l’ambiente, tipico di un certo collezionismo d’alto livello. Non si parla di francobolli, ma di quadri e di antiquariato in genere. Poco male, perché i concetti alla base non sono molto diversi. È il film “La migliore offerta”, scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.
Virgil Oldman (impersonato da Geoffrey Rush) è un genio eccentrico, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. La sua vita scorre al riparo dai sentimenti, almeno fino a quando una donna misteriosa (Sylvia Hoeks) lo invita nel suo palazzo per effettuare una valutazione. Sarà l’inizio di un rapporto che sconvolgerà per sempre la sua esistenza. Fra i due, anche Robert, un abile riparatore di oggetti (Jim Sturgess).
“Interpreto -dice lo stesso Rush- il personaggio di Virgil, un esperto d’arte di grande livello e altamente rispettato in Europa. Un uomo molto ricco e estremamente colto, ma anche altrettanto solo. È soprattutto un celebre battitore d’aste. Persone come lui hanno un ego smisurato fondamentale per gestire quella tensione che in una casa d’aste è paragonabile a quella dei drammi che si svolgono nei tribunali. La posta in gioco è sempre molto alta, si ha a che fare con opere del valore di decine di milioni di euro, che vengono vendute a volte in pochi secondi. E lui riesce a capire se dietro l’opera si nasconde un falso o se è autentica”.
La colonna musicale è di Ennio Morricone.