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editor Fabio Bonacina

27231 news from 8/3/2003

Il ripensamento riguarda uffici postali tradizionali e per le imprese, ma concerne anche le strutture che vi stanno dietro. E si parla di nuovi orari

Parola d’ordine: cambiare. Non solo l’organizzazione di alcuni incarichi interni (news precedente) ma la stessa rete. Poste italiane sta lavorando ad un progetto sperimentale volto a snellire la attività degli sportelli che permetta “di aumentare la capacità di attrarre i clienti migliorando, oltre al livello di servizio, l’efficienza e la qualità dell’accoglienza”. Prevede diversi gradi di presidio ed una revisione dell’offerta (in particolare nei punti minori), valorizzando i ruoli specialistici e gestionali. Questo perché, dal 2005 al 2010, la clientela ha quasi triplicato l’utilizzo dei supporti bancari via web e, nel momento in cui chiede, pretende un trattamento adeguato.

Ora si sta definendo la fase sperimentale, che prevede la predisposizione del layout e l’aggiornamento del sistema per gestire le attese. In settembre, al via gli incontri, anche per definirne l’esatta partenza. Sapendo che la prova riguarderà un campione rappresentativo di sedi, ubicate nelle filiali (una per area territoriale) Bari, Bologna 1 città, Caserta 1, Catania 1, Firenze 2 provincia, Milano 1 città, Roma 4 Est, Torino 2 Nord e Venezia. Già si sa che il 17 dicembre ci si soffermerà con i sindacati su quanto ottenuto nella prima fase.

Novità anche per i 263 Posteimpresa. Suddivisi in tre livelli (top, medium, base), così da “intercettare al meglio le potenzialità del bacino di mercato”. Per quelli base che hanno dato gli esiti più modesti, si aprono tre strade: chiusura per 9, allargamento del bacino per 3, efficienza per i restanti 9. A regime saranno 105 top, 74 medium e 84 base.

I 15 team servizi centralizzati (Tsc) dovranno sviluppare le attività antiriciclaggio ed il supporto alle imprese. Ora, 12 sono destinati alle lavorazioni di prodotti rivolti sia a privati sia ad imprese (conti correnti, prestiti e mutui), 2 a privati, 1 ad imprese. In base agli auspici, 4 si interfacceranno con le imprese, 2 con i privati, 9 si specializzeranno in prodotti di finanziamento, conti correnti per privati, successioni ed antiriciclaggio.

Per ciò che interessa i 9 contact center, nel tempo evolutisi da semplici uffici reclami a nodo di comunicazione tra azienda e cliente, dovranno allineare la qualità della prestazione “ai migliori modelli di riferimento in settori merceologiche omologhi”. Previsto, al tempo stesso, l’incremento dell’organico, rafforzando i siti esistenti ed aprendone di nuovi (in totale, saranno 18).

Ancora allo stadio di ipotesi è un ulteriore cambio, questo a turni ed orari. Il test dovrà essere concluso entro ottobre; il 12 novembre la verifica.

Nuove trasformazioni organizzative per l’azienda
Nuove trasformazioni organizzative per l’azienda



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