Il periodico restauro di uno dei due mappamondi conservati alla Civica biblioteca “Angelo Mai” di Bergamo induce ad un’inconsueta iniziativa “postale”, grazie ai giovani del Fondo ambiente italiano. I quali hanno affidato il reperto a mani artigiane per riportarlo all’antico splendore. Al tempo stesso, però, hanno deciso di collocare al suo interno una “capsula del tempo” con delle corrispondenze da recapitare al mondo che verrà. Saranno esaminate nel 2400, quando il gioiello avrà bisogno di un nuovo intervento. L’iniziativa si chiama “Save the globes”.
L’appuntamento è per oggi: nella base verranno inserite delle lettere sigillate (fra le quali una del sindaco Franco Tentorio, una del vescovo Francesco Beschi, tre di giovani lettori dell’“Eco di Bergamo”).
Il globo celeste -dice il responsabile dell’iniziativa, Riccardo Fogaroli- “porterà nel futuro i messaggi che racconteranno un presente fatto di impegno per salvare l’arte italiana. È un progetto ottimistico, il nostro. Ma anche altamente simbolico. Perché siamo convinti che la sopravvivenza di questi mappamondi, veri emblemi del sapere, salvi in un certo senso anche il bisogno della conoscenza insito nell’uomo”.
Il capolavoro venne realizzato nel 1694 da Vincenzo Maria Coronelli (almeno due suoi oggetti analoghi sono stati ricordati da altrettanti francobolli, di Austria, un 3,00 scellini del 29 giugno 1977, e di Francia, un 85 eurocentesimi uscito l’8 febbraio 2008). Misura 3,40 metri di circonferenza ed è impreziosito da commenti scritti in arabo, francese, greco e latino; descrive tutte le costellazioni, rappresentandole con disegni di figure mitologiche.
La sua storia è legata alla città lombarda. Acquistato insieme ad un secondo globo, però terrestre, per valorizzare la biblioteca del monastero di sant’Agostino, nel 1797 venne adocchiato dalle truppe napoleoniche che volevano portarlo alla reggia di Versailles. Fortunatamente, entrambi furono salvati dal conte Gianbattista Vertova, che li nascose nel palazzo di famiglia; ora sono nella struttura pubblica sotto lo sguardo di chiunque.