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editor Fabio Bonacina

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Lo sviluppo e la grandezza della rete postale possono favorirla. Al via un progetto riguardante Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio e Mali

“L’inclusione finanziaria ed il ruolo delle Poste”
“L’inclusione finanziaria ed il ruolo delle Poste”

Soldi, prima delle lettere. È l’attuale priorità che le strutture postali si sono date, dovendo fare i conti con la smaterializzazione delle corrispondenze. Se nel mondo sviluppato il punto di riferimento sono le rimesse degli emigrati ed il trasporto degli oggetti acquistati con l’e-commerce, nel resto del pianeta la scommessa è nell’inclusione finanziaria. Scommessa fatta propria dall’Unione postale universale.

L’agenzia onusiana ha organizzato un forum mondiale, svoltosi qualche giorno fa, ed ha stretto un accordo con Planet finance. Quest’ultimo riguarda un progetto triennale, finanziato principalmente dall’Unione Europea per quasi 1,5 milioni di euro. Intende rafforzare la capacità nei trasferimenti monetari delle Poste di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio e Mali. Circa duecento uffici postali saranno equipaggiati di terminali di pagamento elettronici; ciò permetterà agli sportelli dipendenti, soprattutto a quelli presenti nelle zone rurali, di tagliare la tempistica per consegnare il denaro al destinatario. L’Upu si occuperà di monitorare la situazione, così da intervenire laddove necessario.

Nel contesto, prenderà forma un programma volto a educare al settore almeno cinquantamila persone, puntando ai prodotti di risparmio ed assicurativi. Anche se esistono 1,5 miliardi di conti di risparmio postale, secondo Berna vi è un vasto potenziale per accrescere il numero, coinvolgendo i cittadini oggi privi di depositi. E sfruttando gli oltre 670mila uffici esistenti, spesso situati in comunità che non offrono banche o strutture paragonabili.

Presentato anche uno studio, dal titolo “L’inclusione finanziaria ed il ruolo delle Poste”, basato su quanto hanno affermato 150mila persone in 150 Paesi nell’ambito di una ricerca commissionata dalla Banca mondiale. Mostra, in particolare, come lo sviluppo e la grandezza della rete postale possano aumentare in maniera significativa la detenzione di conti da parte dei più svantaggiati. Adesso solo il 44% degli adulti nei Paesi in via di sviluppo dove sono proposti servizi finanziari postali detiene un conto alla posta o in una banca (o in entrambe), contro un tasso che raggiunge il 90% delle realtà più ricche.




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