Protagonista -ma è solo un esempio- del foglietto dedicato l’1 marzo 2012 dal Vaticano a Raffaello, il dipinto “Madonna di Foligno” è esposto a Milano, dal vero. Ospite di palazzo Marino, in piazza della Scala, fino al 12 gennaio.
L’opera -spiega lo sponsor, ossia Eni che da sei anni promuove iniziative analoghe- è giunta a Milano per la prima volta.
L’esposizione è pensata per dare ad un pubblico vasto ed eterogeneo “la possibilità di approfondire la relazione con un’opera straordinaria; la mostra è infatti integrata da un’attenta attività didattica e di coinvolgimento - in sala, sul web e attraverso eventi di accompagnamento”. La società, in questo modo, “ribadisce il valore della cultura come elemento di dialogo con il territorio” dichiara l’amministratore delegato, Paolo Scaroni.
“È uno degli apici della pittura universale”, aggiunge il direttore dei Musei vaticani, Antonio Paolucci. Documenta il momento storico nel quale l’autore, all’incirca tra il 1511 ed il 1513, incontra il colore veneziano. “Non si può essere più bravi di così. Oltre non è possibile andare nella rappresentazione della Bellezza”.
Il dipinto venne commissionato dal segretario di papa Giulio II, Sigismondo de’ Conti, come pala d’altare per la chiesa che porta il nome di santa Marina in Aracœli a Roma. Trasferito presso il convento dei santi Anna e Francesco a Foligno (Perugia), venne requisito dai francesi e portato a Parigi, dove la pellicola pittorica fu trasferita dalla tavola alla tela.
Maria ed il Bambino appaiono dentro un grande nimbo dorato, circondato da una corona di cherubini che prendono la forma delle nuvole. In basso, da sinistra, sono raffigurati Giovanni Battista, Francesco d’Assisi, il committente e Girolamo. Al centro un putto regge una tabula ansata senza alcuna scritta. Sullo sfondo, un piccolo abitato ed un elemento luminoso che cade su una singola casa “hanno interessato a lungo gli studiosi che hanno tentato l’identificazione della località e hanno ipotizzato l’allusione a un fenomeno celeste”.
L’esposizione, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, offre anche supporti video, pensati per approfondire la conoscenza dell’argomento e migliorare la fruibilità della visita da parte del pubblico.
L’accesso è gratuito e possibile tutti i giorni, anche a Natale e Capodanno, in genere dalle 9.30 alle 20 con l’ultimo ingresso alle 19.30; di giovedì chiusura alle 22.30 e porte aperte fino alle 22; il 24 ed il 31 dicembre fino alle 18.