Il progetto di Poste italiane “Filatelia nelle carceri” approda a Torino. Lo documenta un annullo che verrà impiegato domani presso lo spazio filatelia del capoluogo piemontese, ubicato in via Alfieri 10. Il manuale sarà utilizzato dalle ore 9 alle 12.35.
A richiederlo, l’Associazione piemontese amatori cartoline, il medesimo sodalizio che organizza il convegno commerciale; l’ultimo è stato concretizzato il 14 dicembre presso l’hotel Nh ambasciatori.
L’Apac ed il Circolo filatelico torinese -spiega per i responsabili a “Vaccari news” Francesco Balducci- portano avanti l’iniziativa presso la casa circondariale “Lorusso e Cotugno”, alle Vallette, in collaborazione con il Primo liceo artistico cittadino. Dopo un sondaggio avviato a giugno, è stata creata una classe di venticinque detenuti interessati. Essa viene seguita dagli insegnanti, che hanno il compito di condurre gli “studenti” fino alla quinta classe e quindi alla maturità. Nelle lezioni previste si inseriranno, da gennaio, spunti di filatelia, storia della posta, piccoli interventi che utilizzeranno i francobolli ed i documenti postali nello sviluppo delle altre discipline fissate dal ministero ad Istruzione, università e ricerca.
L’obliterazione servirà per corredare i disegni scelti e trasformati in cartoline da diffondere tra gli appassionati in cambio di vecchie riviste, cataloghi, francobolli di scarso valore, classificatori usati e materiale vario da donare ai detenuti. Domani ci si limiterà ad illustrare il progetto ai restanti circoli; verrà predisposto del materiale ricordo da regalare poi al direttore, ai docenti, al personale e naturalmente ai partecipanti.
Stando agli annunci, sarebbe la terza città in cui l’esperienza viene concretizzata. Quindi dopo Milano, dove nacque sulla scorta del percorso avviato nel 2007 presso il penitenziario di Bollate con il Circolo filatelico “Intramur”, che suscitò l’interesse della responsabile per la funzione filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini. Nell’ottobre scorso si è aggiunta la presentazione a Pescara.
A suo supporto ha pure la guida “Collezionare libera… mente”.