Il Vaticano l’ha celebrato in più occasioni, ad esempio per la proclamazione a beato e poi a santo, nell’ordine con quattro (6, 10, 60 e 115 lire del 3 giugno 1951) e tre valori (10, 25 e 35 lire del 29 maggio 1954). E lo farà ancora nel 2014, quando, il 20 agosto, cadrà il centenario della sua morte. L’Italia, invece, ha risposto picche per Giuseppe Melchiorre Sarto, più conosciuto come Pio X. Il rilievo proviene dal paese natale, adesso Riese Pio X, in provincia di Treviso. “Ritengo doveroso che il ministro Zanonato e la Consulta filatelica ci spieghino questo rifiuto”, ha detto il sindaco, Gianluigi Contarin, citato ieri da “La tribuna di Treviso” in un articolo firmato Davide Nordio. È prevista la serie per la canonizzazione dei papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, “persino una per il 1500º anniversario dell’elezione di papa Ormisda. Ma manca quella per papa Sarto che, tra l’altro, sarebbe stato il primo francobollo italiano dedicato” al personaggio. “Ora vogliamo un chiarimento, nella speranza che chi di dovere torni sulle sue decisioni”. L’idea del tributo dentellato era emersa durante gli incontri preparatori per la ricorrenza. La Fondazione omonima -ha aggiunto il primo cittadino- “era stata sollecitata da Poste italiane a cogliere questa opportunità. Tutto è stato predisposto e inviato secondo le modalità previste al ministero dello Sviluppo economico e siamo certi che la richiesta è pervenuta negli uffici”. L’ipotesi era sfruttare le opere dell’artista Angelo Gatto. A dirla tutta, l’Italia ha raffigurato Pio X, ma senza citarlo espressamente. È presente nel 60 centesimi del 3 novembre 2011 per l’Ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme. Testo aggiornato l’1 gennaio 2014.
E Pio X? Il paese natale chiede un ripensamento
30 Dic 2013 13:09 - ITALIAN ISSUES
Per il centenario dalla morte lo ricorderà il Vaticano, non l’Italia. La lamentela del sindaco, Gianluigi Contarin. Ma nel 2011…