Un venerdì, quello che sta per chiudersi, in cui il servizio postale è stato protagonista. Innanzitutto per la massa di reazioni che ha accompagnato l’incontro di ieri pomeriggio tra Governo, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e Poste sul futuro dell’azienda. Tra le ipotesi trapelate -naturalmente da verificare- vi è persino la possibilità che l’attuale contratto di programma, scaduto dal 2011, non venga sostituito (una copia della nuova versione sarebbe ferma su qualche tavolo), ma esteso nell’efficacia da tre a cinque anni, in modo da fermare le carte e portare la società sul mercato senza ulteriori variabili. Un provvedimento simile interesserebbe il rapporto con Cassa depositi e prestiti riguardante la gestione del risparmio postale. In Consiglio dei ministri si è parlato anche di emissioni: il ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha presentato l’intero programma previsto per il 2014, poi approvato. Infine, la notizia sul servizio: la giacenza gratuita presso gli uffici postali degli invii inesitati passa da cinque a dieci giorni. Era una richiesta che l’Agcom aveva presentato nel giugno scorso alla società guidata da Massimo Sarmi, da concretizzarsi entro il 2013. La conferma ufficiale è giunta questa sera, anche se il provvedimento sarebbe entrato in vigore a Capodanno.
Privatizzazione, emissioni e giacenze
10 Gen 2014 22:23 - NEWS FROM ITALY
Diversi i temi postali affrontati oggi. Solo questa sera l’Agcom ha rivelato che da Capodanno la custodia gratuita degli inesitati è stata estesa da cinque a dieci giorni